Monete romane, reperti archeologici, post a favore di Salvini e decenni trascorsi nel Palazzo di Guidonia Montecelio come dirigente in ambito sociale e culturale. È Alfonso Masini il candidato sindaco scelto dal centrodestra, indicato da Forza Italia, l’intesa è stata suggellata ieri nel tardo pomeriggio durante una riunione dei coordinatori con le delegazioni dei partiti.
Masini, 72 anni, ex dirigente del Comune di Guidonia Montecelio oggi in pensione, esperto di storia, dal 2019 nel direttivo di Forza Italia, una lunga esperienza nei gangli burocratici dell’amministrazione. La prima pietra per la sua candidatura è stata messa nel vertice del week-end quando la folle idea (politicamente parlando) di Forza Italia di esprimere per la quarta volta consecutiva il candidato sindaco di Guidonia Montecelio (dopo i due mandati di Eligio Rubeis e Arianna Cacioni nel 2017) diventa quasi realtà. L’operazione porta la firma di Stefano Sassano che prende un partito che non viene dato oltre il 5%, lo rimette al centro della scena e gli fa indicare la guida capace di trovare l’accordo in un tavolo politico che negli ultimi mesi è stato sul punto di rompersi così tante volte da non potersi contare. Un’alchimia tra i maggiorenti del centrodestra resa possibile, appunto, dal nome: Alfonso Masini, infatti, nella prima riunione ha già incassato il parere favorevole di Alessandro Messa e della Lega che rappresenta in qualità di coordinatore. Non uno choc considerando i rapporti storici tra Masini e il mondo Messa, con tanto di convegni di Trevvù tenuti insieme per parlare di storia e di Guidonia. Portato da Sassano come nome moderato, le esternazioni pubbliche di Masini negli ultimi anni si sono distinte per una certa anima filoleghista. E Fratelli d’Italia? In attesa di riflessioni durate poi tre giorni, Marco Bertucci venerdì anticipa una potenziale disponibilità. Ma è chiaro che la strada è segnata, anche fuori dalle delegazioni ufficiali, d’altronde, nomi rilevanti del partito accolgono bene l’idea, Antonio Tortora in corsa come consigliere per FdI ne parla subito come di “un’ottima persona” su cui puntare.
Fatto sta che il conclave torna a vedersi per il verdetto e il coordinatore di FdI Mario Pozzi schiera il partito a favore della scelta. La decisione è presa. Anche se qualcuno prende le distanze. Cambiamo con Toti rappresentato da Piero Sebastianelli lascia il tavolo perché contrario alla candidatura di Alfonso Masini, e anche una parte della Lega consuma lo strappo. Andrea Mazza, che è ritornato alla ribalta delle riunioni nell’ultima settimana dopo mesi di basso profilo, non sarà nella squadra. Il suo gruppo che fa riferimento alla consigliera regionale Laura Cartaginese si pone fuori. Frizioni anche in casa azzurra, la consigliera comunale Arianna Cacioni mostra forti perplessità su questo esito. Raggiungerà Michele Venturiello nella sua civica? Si capirà nei prossimi giorni. Intanto il patto politico raggiunto per la prima volta tutto a livello locale delinea anche una possibile visione sul prossimo governo in caso di vittoria del centrodestra. Alfonso Masini sindaco, e vicesindaco un nome della Lega.