Solo pochi giorni fa si è aggiudicato sette premi ai David di Donatello dopo aver raccolto consensi e applausi non solo alla scorsa Festa del Cinema di Roma ma anche in varie kermesse internazionali. Stasera “Lo chiamavano Jeeg Robot” sarà sullo schermo del trentunesimo Festival delle Cerase, in lizza per le celebri ciliegie d’oro assegnate dal concorso cinematografico che si vanta d’essere il più piccolo del mondo. L’appuntamento è per le 20 al cinema Mancini di Monterotondo. Subito dopo la proiezione l’incontro con gli autori: il giovane regista Gabriele Mainetti, già conosciuto per i cortometraggi di ispirazione fumettistica, e il montatore Andrea Maguolo (premiato anche lui ai David di Donatello) saranno sul palco per raccontare la storia di un incredibile successo, intervistati da Franco Montini.
Il film – Jeeg Robot d’acciaio, celebre manga, è stato reinterpretato in chiave moderna e ambientato nella periferia romana di Tor Bella Monaca. Racconta di un ladruncolo che, cadendo nel limaccioso Tevere, viene a contatto con una sostanza nociva e questa gli darà una forza sovrumana. All’inizio i super poteri acquisiti li usa per fini “criminali” con una serie di rapine di bancomat e colpi vari, ma poi l’incontro con una ragazza appassionata del cartone Jeeg Robot cambierà la sua vita. Sette i riconoscimenti ricevuti alla sessantesima edizione dei David di Donatello 2016: miglior regista esordiente e miglior produttore per Gabriele Mainetti, miglior attrice protagonista per Ilenia Pastorelli, miglior attore protagonista per Claudio Santamaria, migliori attrice e attore non protagonista per Antonia Truppo e Luca Marinelli e, infine, miglior montatore per Andrea Maguolo, in collaborazione con Federico Conforti.
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