Nuovo appello della Copagri Lazio al Governo. Il settore agricolo è in ginocchio, urgono interventi a sostegno delle imprese che, in questi mesi di emergenza, si sono sacrificate per garantire agli italiani il cibo sulle tavole. Un lavoro svolto al servizio della collettività tra enormi problemi per il reperimento della manodopera, per l’aumento dei costi di produzione, per il mancato ritiro dei prodotti (spesso rimasti invenduti nei campi e nelle stalle) che hanno, di fatto, indebitato le aziende, sacrificando le famiglie, assumendosi enormi rischi e subendo le umiliazioni di chi ancora oggi specula sulla filiera del cibo: “Ma ora non ce la facciamo più – sottolineano gli agricoltori – e chiediamo con forza al Governo misure serie ed immediate a sostegno del comparto agricolo”. La Copagri Lazio chiede di attivare una seria politica di contrasto alla speculazione sul cibo e tesa a favorire la presenza nella GDO di cibo locale ed Italiano. Perché non possiamo solo dipendere dall’estero; assicurare liquidità alle aziende con mutui trentennali a tasso zero ed interventi a fondo perduto. Perché la ripartenza non sarà cosa facile; intervenire sul costo del lavoro attraverso la decontribuzione previdenziale e l’inserimento lavorativo di soggetti già beneficiari di sussidi pubblici. Perché tutti possiamo e dobbiamo dare una mano; attuare una reale sburocratizzazione e semplificazione amministrativa. Perché dobbiamo finirla di “coltivare le carte”; Provvedimenti con i quali, secondo gli agricoltori, un grande paese come L’Italia sarà sempre in grado di nutrire la sua gente.
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