Sembrava una questione quasi assurda, non solo dal punto di vista imprenditoriale ma anche strettamente pratico: le ville tiburtine, manco a dirlo siti culturali di fama mondiale, per diversi anni non hanno avuto un punto ristoro dove permettere ai visitatori di prendere un caffè o acquistare un gelato. Una vicenda paradossale per certi versi che si è protratta per lungo tempo e che oggi trova soluzione grazie a due bandi che portano la firma di Andrea Bruciati, l’energico direttore dell’Istituto di Villa Adriana e Villa d’Este.
Le quattro paginette disponibili, come legge sulla trasparenza vuole, sul sito delle regine del patrimonio artistico tiburtino, parlano di un affidamento in ballo per la durata di 24 mesi, per un importo pari a 130mila cadauno, valido per l’affidamento in concessione di un bar-caffetteria e piccola ristorazione. Niente suddivisione in lotti per un questione meramente tecnica mentre la vittoria finirà nelle mani di chi presenterà l’offerta economica più vantaggiosa. Tra i requisiti degli aspiranti baristi anche la pregressa attività svolta proprio nel settore e un fatturato pari a 65mila euro annuo. Per presentare la domanda, rigorosamente via posta elettronica certificata, ci sono 15 giorni dalla data di pubblicazione dell’avviso: l’ora X scatterà il prossimo 3 maggio. alc
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