TIVOLI – L’incubo lo ha vissuto per anni nella sua stessa casa una quattordicenne. Costretta a rapporti sessuali dal compagno della mamma, a volte con la bocca chiusa da scotch per non farla urlare, sotto la minaccia di coltelli e botte, che spesso sono arrivate anche con delle catene. L’orco, un quarantunenne romeno, era finito in carcere tre anni fa dopo essere stato sorpreso in auto con la ragazzina. Ma quando era uscito aveva continuato a concentrare le sua attenzioni morbose su di lei. Che, alla fine, a dicembre dello scorso anno, è riuscita a raccontare l’inferno vissuto nei quattro anni precedenti.
E per l’uomo è scattata una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere. Una tortura subita dalla ragazzina per due anni – dal 2012 al 2014 – che non aveva mai denunciato per paura delle minacce continue. Lui era pure geloso e le impediva persino di frequentare i coetanei. La ragazza a fine dicembre 2015 è riuscita a scappare di casa, rifugiandosi in un paese vicino Tivoli e qui ha fatto la sua prima denuncia. Un caso seguito sin dall’inizio dai carabinieri della compagnia di Tivoli, che ieri hanno notificato all’uomo – già in carcere – l’ordinannza di custodia cautelare.
(26 febbraio 2016 – www.lavocedelnordestromano.it) Red
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