I cancelli sono aperti e il manto erboso dello stadio “Olindo Galli” sta riprendendo vita. Il movimento di questi giorni tra i cancelli arrugginiti dell’impianto sportivo che si trova agli “Arci” non è passato inosservati. A metterci piede, armato di buona volontà e degli attrezzi del mestiere, è stato Attilio Nonni, dirigente dell’Aniene calcio, squadra che si allena nel vicino campo della “Stella Mattutina”. A lui il comune, nella fattispecie l’ufficio dei Lavori Pubblici, previa presentazione di una proposta, ha rilasciato un’autorizzazione per le attività di manutenzione del manto erboso, decisamente non in buone condizioni. Il tutto, come sottolineano dagli uffici di Piazza del Governo numero 1, senza nulla a pretendere, ovvero gratis. Cosa succede nel dettaglio? Che Nonni si occuperà del taglio dell’erba e di ripristinare il sistema di irrigazione in vista del torneo che alla fine di maggio vedrà parecchie squadra, tiburtine e non, scendere palla in mano per il memorial intitolato a Tito Passini, che proprio lì si dovrebbe svolgere. “Il nostro obiettivo è quello di restituire il campo a tutti i bambini di Tivoli, di ridisegnarlo, rimettere reti e bandierine – dice Nonni -. Il Comune ci ha dato un’autorizzazione, noi ci stiamo facendo aiutare da un’azienda agricola. Speriamo che per il 23 maggio, data di inizio del torneo per la categoria esordienti A11 tutto sia pronto. Potrebbe essere anche l’occasione per restituire lo stadio formalmente alla città. Come Aniene calcio siamo contenti di riaprire questo spazio che può essere anche nostro”. La querelle legale infatti, quella che vede l’uno contro l’altro il comune di Tivoli e la SS Lazio Nuoto, aggiudicataria di tutta la struttura riportata in parte in mano al municipio in seguito ad un’ordinanza emessa a causa delle pessime condizioni in cui si trova il complesso sportivo, potrebbe definirsi già il prossimo 4 aprile. “Stiamo studiando più soluzioni per non ripetere gli errori fatti negli anni precedenti – commenta il consigliere comunale e consigliere del sindaco per le Politiche dello Sport, Alessandro Baldacci -. Chiaramente tutto è subordinato alla sentenza del Tribunale. Intanto con le borse lavoro abbiamo sistemato gli spogliatoi del campo e quelli del palazzetto”.
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