di Gea Petrini
Siamo a pochi giorni dal ballottaggio, Michel Barbet, il suo avversario Emanuele Di Silvio insiste sul tema dei rifiuti, le ha scritto chiedendole di non “negare l’evidenza”. Guidonia diventerà la pattumiera di Roma?
A Guidonia, Roma non può portare rifiuti: la discarica dell’Inviolata è chiusa, l’impianto è sotto sequestro, la prossima udienza è tra diciotto mesi. Su Roma c’è un piano: Virginia Raggi lavora bene, il piano richiede tempo e questo riguarda i rifiuti e tutte le altre problematiche. Diciamolo chiaro, noi rifiutiamo qualsiasi rifiuto, perché Guidonia ha già dato tanto per la presenza della discarica, c’è l’inquinamento delle falde, non lo dico io ma l’Arpa. La questione rifiuti è in mano alla Regione e su un quotidiano è uscito che la Regione potrebbe portare l’umido a Guidonia.
Quindi secondo lei Di Silvio strumentalizza?
Certo, Di Silvio sta cercando di spostare l’attenzione sul problema dei rifiuti, mi ha chiesto di amare la nostra città, io dico che sta cercando di evitare i problemi. Cioè il rilancio della macchina amministrativa, la mensa, lo scuolabus, l’assistenza ai bambini disabili nelle scuole.
Mercoledì 21 giugno a Guidonia ci sarà il vostro evento.
E’ il tour a sostegno dei candidati che sono al ballottaggio. Ci saranno Di Battista e Di Maio.
E’ vero che potrebbe venire anche la Raggi?
Noi abbiamo invitato tutti i portavoce, ben venga anche la signora Raggi ancora non abbiamo avuto conferma.
Senta Barbet, parliamo di come è nata la sua candidatura a sindaco. Ci si aspettava in corsa Sebastiano Cubeddu, poi invece è uscito il suo nome, sconosciuto alla città. Che è successo?
Per noi intanto uno vale uno, non voglio portarmi all’altezza di Cubeddu che ha dato tantissimo insieme a Santoboni in due anni di opposizione. La scelta va fatta dal gruppo territoriale che ha chiesto le disponibilità e poi ha votato. Cubeddu per motivi suoi personali non ha potuto sostenere la candidatura e così Santoboni. Dei rimanenti quattro, poi sono stato scelto io, non ero conosciuto alla città ma dal movimento sì, uno dei primi dal 2012.
Voi fate della trasparenza una bandiera, a osservare come sono andate le primarie comunali non si ha questa impressione. Celebrate alla chetichella, e con non pochi problemi interni.
Abbiamo cercato di coinvolgere tutti gli attivisti, c’è stata l’idea della poca trasparenza perché come in tutti i gruppi ci sono incomprensioni.
Qualche attivista ha parlato di decisioni prese nel tavolo ristretto come quella che avrebbe fatto fuori Cubeddu, mettendo la clausola dell’aspettativa dal lavoro.
No, si chiedeva semplicemente la massima disponibilità.
Avrà qualche ruolo Cubeddu nella sua amministrazione?
Stiamo definendo tutto, avrà e ha un ruolo di attivista molto preparato.
Avete avviato via curricula la ricerca degli assessori. Perché non rendete pubbliche le vostre scelte?
Stiamo aspettando le ultime disponibilità. Stiamo cercando di portare persone competenti e di massima lealtà.
Ci saranno figure tecniche?
E’ inevitabile negli assessorati di maggior peso, come il Bilancio.
Uno dei vostri potenziali punti deboli, si dice: non hanno personale politico adeguato per governare una città complessa come Guidonia. Che ne pensa?
Noi abbiamo una squadra forte, c’è la volontà di cambiare in bene, tutti mettiamo la faccia e tutti abbiamo lo stesso obiettivo. Noi non saremo i salvatori della città in pochi giorni, ma il nostro impegno è totale.
Ci saranno assessori del movimento di Guidonia?
Qualcuno di Guidonia, altri dei comuni vicini.
Una curiosità, quanti curricula di aspiranti assessori vi sono arrivati?
Tra i 25 e i 30, tutti di grande livello e questo ci ha fatto piacere.
Allora, debiti da 43 milioni di euro, piano di riequilibrio ancora in fase di istruttoria, concretamente come affronterete la partita conti pubblici?
Intanto contemporaneamente ci sarà la ristrutturazione della macchina amministrativa, noi abbiamo già studiato e capito che ci sono capitoli di bilancio dove potremo andare a prendere risorse.
Cerroni ha detto: se possibile, bisogna rivedere il piano di riequilibrio. Lei è d’accordo?
In parte sì, nel senso di toccare quei capitoli che le dicevo. Sarà un’estate di fuoco, di lavoro, abbiamo bisogno dell’approvazione della Corte dei Conti e del fondo di rotazione.
In questo marasma dei conti in rosso, è saltato il servizio scuolabus. Cosa si può fare?
Abbiamo incontrato le mamme a Pichini, c’è una signora che ha iscritto la figlia a Guidonia contando sullo scuolabus e ora non sanno come fare. Non abbiamo fatto nessuna premessa, ma abbiamo la ferma intenzione di trovare una soluzione. Sulla mensa ci sono proposte dei genitori, idem sullo scuolabus. Strumenti nell’immediato non li abbiamo ma entrando in Comune li avremo. Sono servizi essenziali.
Aliquote alle stelle, per la Tari c’è la possibilità di intervenire? I cittadini sono esasperati.
Nello specifico è difficile dire, da quanto però noi abbiamo verificato lo spazio c’è per intervenire. Riusciremo un po’ ad abbattere, ma è un’incognita, fare promesse adesso è da criminali.
Parlava della ristrutturazione della macchina amministrativa. C’è un problema dirigenti a Guidonia, tre sono a Rebibbia.
La macchina è ingessata per la mala politica di questi anni, e poi con l’ottimo lavoro dei commissari è stata però inevitabile la paralisi. Abbiamo intenzione di creare un rapporto tra dipendenti più soft possibile. Per i dirigenti, uno si è dimesso e faremo un bando per il ruolo disponibile, per quanto riguarda gli altri per ora saranno sostituiti. Noi puntiamo tutto sulla formazione professionale.
Il Comune ha esternalizzato il servizio di riscossione dei tributi. La vostra linea?
Siamo per l’internalizzazione del servizio. Le dicevo che punteremo sulla formazione per mettere le persone giuste al posto giusto.
Teatro Imperiale, che gestione dovrà avere?
Per me deve essere più fruibile.
Ma il Comune dovrà spendere soldi delle casse pubbliche?
Dobbiamo trovare lo strumento, punteremo sul rilancio della cultura a costo zero.
Anche se rispetto a Tivoli c’è un abisso di differenza, anche a Guidonia ci sono degli appuntamenti ormai storici. Per non scontentare nessuno cito dal Carnevale al Fairylands Festival.
Noi siamo per il massimo sostegno alle associazioni, vanno valutate quelle che portano veramente cultura. E c’è il turismo legato alla cultura, penso alla Rocca di Montecelio, al museo, vanno rilanciate le piazze con concerti e mostre coinvolgendo i giovani. In un quartiere come Albuccione, l’amministrazione deve essere presente, lo stesso a Villalba. La cultura in un Paese democratico è un punto di partenza.
Allora Barbet, ci si aspettava dai Cinque Stelle al primo turno un risultato più forte, siete al ballottaggio al posto di Cerroni per 280 voti. Come vi spiegate quei dati?
Il voto al primo turno ha rafforzato la vecchia politica, sul territorio la gente ha ancora tendenza a votare la persona.
Anche voi siete migliorati nelle preferenze.
Noi abbiamo impostato una campagna elettorale diversa, fondata sul gruppo più che sull’individuo. Nei quartieri come Colleverde, Marco Simone e Setteville c’è chi soffre una non buona percezione dell’amministrazione Raggi di Roma, perché vivono la Capitale quotidianamente. Ma è una percezione, Virginia Raggi sta facendo un buon lavoro, solo che ancora non è percepito così.
A Guidonia è arrivato secondo rispetto alla coalizione Di Silvio, ma il Movimento è la prima forza della città.
Sì e rispetto al 2014 considerando il crollo dell’affluenza siamo andati bene. Per noi è una conquista, anche se poi siamo arrivati secondi.
Per il ballottaggio, voi niente apparentamenti a prescindere, una regola.
Una regola che va a tutelare i nostri amministratori rispetto alla vecchia politica, in cui si dà un assessorato solo per il potere politico dei voti. Mi dispiace che a quanto si è detto pubblicamente in alcune trattative di Emanuele Di Silvio fosse presente Adriano Mazza.
Sì la questione è stata confermata anche da fonti interne al Pd.
E’ stato l’assessore al Bilancio dell’amministrazione Rubeis e questo dimostra che Emanuele Di Silvio porta avanti la continuità con la vecchia amministrazione.
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