Home città Guidonia Guidonia, il civico Cerroni avrà una “Giunta tecnica”. Su Di Silvio: “Con lui un partito che ha governato sette anni”

Guidonia, il civico Cerroni avrà una “Giunta tecnica”. Su Di Silvio: “Con lui un partito che ha governato sette anni”

Guidonia, il civico Cerroni avrà una “Giunta tecnica”. Su Di Silvio: “Con lui un partito che ha governato sette anni”

di Gea Petrini

Aldo Cerroni, con il suo polo civico, come chiuderà la campagna elettorale?
A Villanova con un comizio finale vecchio stile, ci sarà solo l’intervento del candidato sindaco, lo spettacolo, una iniziativa di popolo. Ci saranno tutti i 96 candidati delle liste e i loro sostenitori affinché sia chiaro che siamo non solo una coalizione competitiva ma la più unita intorno a un programma e a un’idea di città. L’apertura della campagna elettorale è stata bella e partecipata, vogliamo chiudere con un evento che sia un abbraccio di popolo a Villanova, la piazza più difficile di Guidonia Montecelio.

Le vicende giudiziarie quanto e come hanno influenzato la campagna elettorale?
Molto, Guidonia Montecelio è una città ferita. Alle problematiche relative al bilancio sono connesse quelle giudiziarie. C’è una ferita profonda che ha lasciato la città sgomenta più che indignata, sono venuti meno punti di riferimento anche storici. Sono convinto che la campagna elettorale sarà un discrimine: c’è stato un prima e ci sarà un dopo, difficilmente comunicanti. È senza dubbio una campagna elettorale diversa, l’imposizione di sobrietà data da commissari è giusta, non tutti la rispettano, ma non poteva che essere così.

Pensa di essere riuscito in questo contesto a trasmettere il senso del vostro progetto civico?
Abbiamo fatto un lavoro bello, liste civiche equilibrate sia dal punto di vista territoriale che come numeri. Sono contento che la gente abbia capito la necessità di fare fronte con i comuni vicini, penso a Mentana e a Tivoli, vedo molto entusiasmo, chi partecipa ha la sensazione che questa sia la stagione giusta e ci solleva.

Lei è stato al governo Rubeis negli ultimi due anni e presidente del consiglio. Quanto la penalizza? E’ il suo vero punto debole?
Ognuno è responsabile di quello che fa, e io ho agito sempre con consapevolezza e lucidità. Sono stato candidato sindaco nel 2014 dopo cinque anni di seria opposizione, più di quella di altri, al governo Rubeis. Abbiamo stretto poi un’alleanza programmatica partendo dalle questioni relative al welfare, perché la proposta alternativa era insufficiente. La mia scelta è stata empatica con la città, come empatica è stata quella di sciogliere il consiglio comunale, da protagonista assoluto in quella fase, perché non c’era solo il problema del bilancio ma quello della rappresentatività politica. Senza il sindaco si sarebbe dovuto andare avanti insieme a tutto il consiglio comunale ma è stato fatto altro. C’è chi ha sciolto il consiglio comunale e non ha votato il bilancio: la città è consapevole del nostro percorso coerente e dell’assoluta estraneità del sottoscritto alla vicenda giudiziaria. Nonostante si tenda a dire che da noi siano nascosti pezzi del centrodestra io li vedo più altrove.

I fondatori del Biplano di Mauro Lombardo vengono da sette anni di governo di centrodestra.
Neanche hanno votato il Bilancio, si sono dimessi prima, hanno preso le distanze. Se vogliamo vedere l’aspetto formale, nessuno che sta con noi ha votato il bilancio, altri non possono dire lo stesso.

Si riferisce alla compagine di Emanuele Di Silvio?
A loro e non solo. Al centrodestra, ad altre liste civiche.

Andiamo ai contenuti: i servizi cadono come birilli e la situazione dei conti pubblici è drammatica. Come intende concretamente intervenire?
Due temi che dovevano essere centrali nella campagna elettorale. Il bilancio è un problema ma ancor più urgente è rifondare la macchina amministrativa. Guidonia ha una governance decapitata, e da lì bisogna ripartire. Il primo passo è dotarsi del più capace dirigente alle Finanze tra quelli disponibili in Italia e delle altre figure apicali. Due fiduciari si possono prendere subito con un bando il più aperto possibile. Io ho la libertà di poter scegliere le persone migliori e qualora possibile procederò anche a concorso per individuare una terza figura.

Sistemare la mappa dei dirigenti. Poi?
E questo ancor prima della definizione della Giunta, perché ho il mandato della coalizione. Sul bilancio se il piano di riequilibrio viene accettato prima che sia eletto il nuovo sindaco, allora possiamo solo rinegoziare i termini di quel piano, cioè i tempi. Altrimenti io sono per rimodularlo, il lavoro dei commissari è stato buono ma di semplice matematica.

Ma non c’è un binario preciso nel quale ci si deve comunque muovere avendo scelto la strada del Piano? Tasse e tariffe si possono abbassare?
Le tasse vanno innalzate ma è sempre una questione di conti, se individui poste di bilancio diverse, si può intervenire. La Tari ha un regime speciale e si può e si deve abbassare nonostante il piano di riequilibrio. Chi dice che si possano diminuire subito le tariffe della mensa invece racconta frottole.

E’ da escludere quindi che il nuovo sindaco possa riattivare il servizio scuolabus per settembre?
Non si può. E’ possibile invece ragionare per riattivarlo a gennaio, perché puoi rinegoziare l’appalto come permette la spending review, stesso ragionamento sulla raccolta dei rifiuti, oggi un global service che unisce decoro urbano e rifiuti, che vanno invece divisi.

Il servizio di assistenza agli alunni disabili si è interrotto prima della fine dell’anno, con relativi disagi e proteste, perché l’appalto scadeva il 27 maggio. Il Comune sta preparando un nuovo bando, crede sarà possibile garantire l’Aec a settembre?
I dirigenti saranno impegnati anche ad agosto solo sulla scuola proprio per questi temi, e per la manutenzione scolastica. Sulla questione vorrei invitare chi gestisce oggi a non lasciare tutto da fare. Il welfare è da riformare ma intanto va riportata la normalità.

Parliamo di giovani. A parte i soliti spot, alcuni in piedi da decenni, in un contesto del genere, così difficile, cosa si può fare per loro?
Terremo la consulta delle pari opportunità ma anche la delega alle politiche giovanili sarà cruciale.

Fino a oggi è stata più che altro uno strumento per accontentare qualcuno nella logica della spartizione politica.
Sì di fatto non c’è mai stata in una delle città più giovani d’Italia. Abbiamo un polo scolastico concentrato in una zona e questo è un vantaggio. Deve essere considerato una risorsa, dobbiamo interloquire costantemente con quella realtà e lì ci sarà il polo sportivo perché si aprirà il palazzetto dello sport…

Aprirà?
Sì e attraverso dei finanziamenti lì realizzeremo un campo da rugby e un percorso fitness. Quella zona diventerà la città dei giovani ed è simbolico, perché è il centro geografico della città.

Sviluppo e lavoro. Quali prospettive per Guidonia?
Una delle esperienze civiche della città è stata quando i consiglieri comunali dimenticando i partiti e andando anche contro i partiti, hanno votato il casello autostradale, che secondo me dal punto di vista industriale e manifatturiero è nevralgico. Abbiamo tre centralità, il distretto del travertino, il casello autostradale, il Car. Ma non vengono lette come pezzi di Guidonia da imprese e investitori, non vengono collegate alla città. Io non ho mai votato l’urbanistica del governo Rubeis, tranne Bartolini e credo che per il travertino siano tre gli interventi necessari. La creazione di una agenzia dello sviluppo per mettere in rete, il marchio del travertino romano che oggi non abbiamo, la creazione di una società unica, una holding del travertino quotata in borsa. I terreni delle cave oggi al 90% sono agricoli, è una contraddizione in termini perché non si coltivano pomodori, bisogna trasformarli in industriali, proposta che verrebbe accettata con difficoltà inizialmente dagli imprenditori perché porterebbe a una tassazione elevata ma ci sarebbe un vantaggio importante, vedere valorizzato il terreno in prospettiva. Credo che per affrontare i cambiamenti, la macchina amministrativa debba essere all’altezza. Stesso assessorato per attività produttive e commercio, togliendo le attività estrattive che vanno con l’urbanistica, ma un dirigente unico.

Senta Cerroni potrebbe sin da oggi indicare il nome del suo vice sindaco?
Oggi dico di no, ma sceglieremo per la Giunta le persone migliori, più capaci e competenti senza diktat. Sarà una Giunta tecnica con a capo un politico. E non ho pressioni: sono l’unico candidato sindaco che non ha promesso un assessorato e non farò il consigliere comunale d’opposizione.

In caso di sconfitta si dimetterà?
Verosimilmente sì.

Degli altri candidati cosa pensa?
Non mi porterà su questo argomento, non esprimo giudizi, dico quello che intendiamo fare e il nostro programma per Guidonia.

C’è una sfida in atto tra lei e Di Silvio per uno dei due posti al ballottaggio?
Noi siamo convinti di andare al ballottaggio, chi verrà con noi non lo so. L’unico nostro errore è stato quello di non unire anche tutte le altre civiche presenti a queste elezioni.

Anche quella di Antonio Tortora?
No, l’unico veto politico che ho posto: chi ha votato per il bilancio della Giunta Di Palma non può stare con noi, è un discrimine. Quel bilancio era falso.

Cosa pensa del caso Mazza? Cioè dell’ex vicepresidente Silvia Mazza che ha appunto votato il bilancio e ora si è candidata nel centrosinistra di Di Silvio?
Non do giudizi politici sulle persone, mi concentro sul portare avanti una rivoluzione della normalità. Sono sorpreso non che ci sia una esponente del centrodestra in quella coalizione, ma un partito che ha espresso nel governo Rubeis il vicesindaco.

Era Ncd, ora è Alternativa Popolare, hanno solo cambiato nome?
Lo dice Alfano.

Ncd nel governo Rubeis era rappresentato da Di Palma, Tortora e Cacciamani. Ora sono tutti da altre parti, diverse.
Sì ma c’è un partito, Ncd, che è stato parte degli ultimi sette anni di governo, un pezzo politico della vecchia amministrazione. Era Ncd, ora Alternativa Popolare, ma la storia è chiara. Stanno con il centrosinistra adesso, mi chiedo solo come mai non abbiano preso le distanze prima da quella amministrazione.
cerroniammaturodisilvio

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