C’è un prontuario schematico che mette nero su bianco le sanzioni salate per i candidati che imbrattano i muri in campagna elettorale e per i furbi che aggirano le regole. Il Comune di Guidonia Montecelio sotto gestione commissariale rende pubbliche le azioni vietate ora che la competizione è entrata nel vivo. Viste le precedenti elezioni, con polemiche annesse e cittadini infuriati per le pensiline ricoperte di pezzi di propaganda, meglio un ripasso.
Faccioni e simboli. I manifesti elettorali abusivi piazzati fuori dagli spazi previsti possono costare una sanzione che va da 103 a 1.032 euro. Ancora peggio se non si seguono le norme di pubblicità e trasparenza: se il manifesto non indica il nome del committente, si va da 516 a 25.822 euro, questo sia per chi affigge che per chi stampa. L’assenza poi dell’indicazione della tipografia prevede una multa da 51 euro, mentre chi strappa i manifesti o li rende illeggibili dovrà tirare fuori da 103 a 1.032 euro, stessa cifra per le affissioni improprie non inerenti cioè le elezioni e messe sui bandoni.
Niente lanci dall’auto. Il volantinaggio abusivo è vietato, meglio essere chiari: lanciare dall’auto e gettare a terra volantini prevede una multa che va da 103 a 1.032 euro. Sempre sanzionata anche la pratica (diffusa sotto elezioni) di infilare i volantini sotto i tergicristalli delle auto in sosta, da 75 a 450 euro. Anche per i volantini l’omissione del committente comporta una multa da 516 a 25.822 euro, e a seguire sono puniti in via amministrativa anche quanti distribuiscono volantini senza nome della tipografia. Guai a distribuirli poi in gazebo e tavolini fissi per strada che non sono stati autorizzati: sanzioni da 148 a 594.
Occhio ai megafoni. Anche la propaganda sonora dalle automobili deve essere autorizzata, altrimenti si va incontro a una sanzione da 370 a 1.485 euro come d’altronde viene multato ogni tipo di propaganda anche luminosa e figurativa abusiva. Nel caso in cui poi si imbrattano con scritte o si danneggiano edifici pubblici e monumenti è prevista la reclusione da sei mesi a tre anni.
Rispettare il silenzio. Nel giorno precedente le elezioni e nello stesso giorno dei seggi aperti, fare campagna elettorale è vietato: sanzioni da 103 a 1.032 euro. Ma vengono poi prese in considerazione tutte le ipotesi possibili, da chi disturba le iniziative pubbliche a chi promette utilità in cambio del voto, a chi entra nella sezione elettorale senza diritto. Multe anche per gli scrutatori che non seguono le regole.
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