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Calcio, dopo la retrocessione della Tivoli 1919 parlano i tifosi: la lettera

Calcio, dopo la retrocessione della Tivoli 1919 parlano i tifosi: la lettera

Dopo la delusione e l’amarezza per la retrocessione in Prima Categoria, tutto tace in casa Tivoli Calcio 1919, che rischia seriamente di sparire di nuovo. Si parla infatti di una probabile non iscrizione al prossimo campionato, mentre si continua a vociferare un acquisizione della società amarantoblù da parte della Lupa Roma, voce che però non ha trovato finora grandi conferme e che per il momento ci sentiamo di smentire.
Intanto, dopo il silenzio dei giorni scorsi, tornano a parlare i tifosi della Tivoli 1919, tramite un comunicato emesso nella giornata di giovedì dai gruppi organizzati della Tivoli Crew e della Santa Pirateria.
Ecco il testo integrale in cui si racchiude tutto il loro pensiero:
“Ci siamo presi qualche giorno per pensare. Per pensare a come i “vecchi sogni” siano diventati ancora una volta incubi. Per pensare a come i fantasmi del passato siano più attuali che mai. Non pensiamo che la Tivoli sia una squadra sfortunata, siamo semplicemente sicuri che chi ruota ed ha ruotato intorno alla Tivoli non agisca per amore di quei due storici colori. Possiamo parlare per ore ed ore del lato tecnico sparando a zero su chi ha indossato quella maglia, ma servirebbe a niente, anche perché, come ben sapete, ce ne frega ben poco. Una retrocessione combattuta fino all’ultimo minuto dell’ultima partita senza mollare un centimetro e a testa alta è pur sempre una retrocessione dignitosa. Questo è semplicemente il fallimento di un progetto di rinascita nato con i più umili intenti che invece sta morendo per colpa della cara e vecchia avidità, che ancora una volta accompagna le compagini societarie tiburtine e distrugge sogni e passioni di un intero popolo. Non stiamo qui ad elencare i nostri dissensi espressi prima e durante la stagione nei confronti delle scelte fatte da questa società perché altrimenti saremmo ridondanti. Chi ci ha seguito negli anni e durante la stagione sa che amiamo quei colori sicuramente di più delle nostre donne, e sa che le battaglie che abbiamo promosso hanno avuto un fine dedito solo ed esclusivamente al bene della nostra cara vecchia Tivoli Calcio 1919. Basti dire che quando le cose andavano bene sono saliti tutti sul carro dei vincitori, acclamandoci come colonna portante della compagine. Quest’anno, invece, per ovvi motivi noti a tutti , siamo stati etichettati come uno dei mali principali di questa maledetta stagione. Il tutto senza una spiegazione, senza un motivo. Abbiamo visto una società sparire lentamente. Dove sarebbe stato opportuno mettere la faccia si è preferito rimanere in silenzio, lasciando squadra e tifosi in balia di se stessi, mentre qualunque rivale veniva a Tivoli a farla da padrone. Lasciamo ai posteri l’ardua sentenza, certi di essere sempre e comunque 1919 passi avanti a loro. Arrivati a questo punto però, vogliamo capire cosa aspetta alla nostra Tivoli. La NOSTRA TIVOLI, che tra due anni compirà 100 anni. 100 anni di vittorie e di sconfitte. Sconfitte dalle quali ci siamo sempre rialzati. Eravamo il fiore all’occhiello del calcio giovanile regionale. Oggi a malapena abbiamo una Juniores (alla quale vanno i nostri complimenti perché comunque ha portato in alto il nome di Tivoli). Vogliamo quindi capire che intenzioni hanno i vertici societari. Perché Tivoli è tanto grande quanto piccola e tante voci si susseguono. E ripetiamo ancora una volta che ci siamo stufati, tanto per essere chiari. Abbiamo la presunzione di vederci come la vera anima di questa squadra. E pertanto meritiamo rispetto e chiarezza”.

Alessandro Galastri

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