La patata bollente chiamata “Città dello Sport” non si è ancora raffreddata del tutto. In cima alla lista dei problemi per il Comune di Tivoli, che in tasca porta con sé la sentenza definitiva con cui anche la piscina è tornata definitivamente in mano pubblica, dopo la lunga battaglia giudiziaria che ha visto Palazzo San Bernardino contro la SS Lazio Nuoto, c’è la questione legata a chi farà cosa. In parole povere bisogna garantire agli utenti che ogni giorno frequentano la struttura la possibilità di usufruire dei servizi pagati regolarmente, tra corsi, gare e via dicendo. Non si tratta di un gruppo sparuto di persone, ma di quasi duemila utenti che ogni giorno attraversano i cancelli che si trovano nel quartiere Arci. Utenti che hanno scritto direttamente al primo cittadino, Giuseppe Proietti, nella speranza di riuscire a lasciare inalterata la situazione al netto delle vicende giudiziarie, nel tentativo di salvaguardare almeno il personale che da tempo lavora lì. “Mi auguro che non ci siano interruzioni e che non si porti un bene pubblico allo sfascio – dice Lauretta, mamma di 4 bambini che frequentano la piscina – . Purtroppo quando una cosa funziona, e nello specifico mi riferisco all aspetto sportivo, non capisco perché debba sfasciarsi”. Il tempo infatti sta passando in fretta e in vista della riconsegna di baracca e burattini da parte della società sportiva, prevista per questo mese, la giunta, almeno dal punto di vista meramente tecnico, è corsa ai ripari. Come? Stilando una “procedura negoziata senza previa pubblicazione di bando di gara per ragioni di estrema urgenza” che, come specificato, taglia i tempi ma solo per i prossimi 4 mesi, eventualmente prorogabili. Ad essere chiamati saranno un gruppo di operatori del settore, che prenderanno in carico baracca e burattini al costo di 2.800 euro al mese, almeno questo è il canone concessorio posto a base di gara, soggetto a rialzo in sede di offerta. Un’operazione-lampo, visto che gli assessori hanno deliberato il 3 maggio e che la decorrenza del nuovo corso è prevista per il 15 maggio. Uno step in vista del secondo passaggio che sarà proprio il bando con cui verrà sancito il nuovo affidamento pluriennale che partirà con la stagione 2017/2018. Insomma, il dado è tratto, mentre per questione del personale sollevata dai tiburtini che hanno preso in mano carta e penna per difendere gli operatori, bisognerà capire chi e come deciderà di affrontare la questione il nuovo gestore.
Anna Laura Consalvi
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