“Eppur si muove”. Lo scontro interno al Pd sulle primarie di domenica scorsa, fa accendere l’interesse dei civici che aprono ai “singoli o ai gruppi umani” che da questa disputa vogliano raggiungerli. A dirlo è la lista “Democratici” che, come fa intuire il nome, è composta dai fuoriusciti piddì Cristina Rossi, Giuseppe Saccà, Aurelio Valentini, Gianfranco Ricci, Claudio Massari, che lasciano quel commento “laconico” e “addolorato”. La consultazione del 23 è stata contestata da uno dei due sfidanti che non ha poi partecipato, in un clima da guerra finale. “Fin da principio abbiamo espresso perplessità circa il metodo ed il merito delle primarie indette dal partito democratico locale – dicono i dem civici – che appariva a tutti in evidente affanno e privo di connessione con la realtà cittadina, più teso a svolgere questioni interne che intento a disegnare un progetto credibile e competitivo. Eravamo convinti e lo abbiamo ripetuto che il Pd locale avesse l’onere di prospettare alla città un’alternativa che aprisse e non chiudesse a tutte le forze sane della città”.
“Ritenevamo e riteniamo che non fossero le primarie lo strumento per realizzare questa apertura e per costruire una coalizione competitiva in grado – contrapponendosi ai populismi ed alle demagogie del periodo – di rappresentare un’alternativa concreta e competente, capace non solo di vincere le elezioni, ma soprattutto di governare una città complessa come la nostra. Lo abbiamo detto dentro e fuori”. Ecco quindi l’apertura: “Accogliamo con favore la notizia che questa impostazione, forse un po’ tardivamente, sta divenendo maggioritaria e rappresentiamo, ora dal fronte delle civiche, una chiara e formale apertura a tutti coloro, singoli o gruppi umani che vogliano condividere con serietà un progetto per la città e con la città non senza i partiti, ma oltre gli stessi”. Nel giorno in cui c’è l’ingresso della lista civica Impegno Comune di area Bertucci, il cartello delle civiche capitanato da Aldo Cerroni e Mauro Lombardo tenta quindi di diventare attrattiva per gli scontenti del Pd. redpol.
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