Nota al Prefetto e attacco alla maggioranza. Le dimissioni dell’assessore Mariangela Ranaldo sono per il capogruppo del Pd di Guidonia Montecelio Patrizia Carusi l’ennesima prova di un centrodestra che sta portando la città allo sbando. A stonare anche la convocazione dell’assise di lunedì sul Bilancio dove non compare all’ordine del giorno l’elezione del nuovo Presidente necessaria dopo il passo indietro di Aldo Cerroni.
La posizione del Pd – “Le dimissioni dell’assessore alle Attività Produttive, rassegnate nella giornata di ieri, sono l’ennesima conferma, qualora ce ne fosse bisogno, dello stato comatoso di questa malmessa maggioranza, guidata da un facente funzione da sindaco. La città è stremata perché la spirale politicamente distruttiva innescata dal centrodestra, dopo gli arresti del Sindaco e gli altri provvedimenti avviati dalla magistratura, penalizza la collettività, lasciando le problematiche del territorio in attesa di risposte all’altezza della difficile situazione, sociale ed economica, che attraversa la nostra realtà. Siamo di fronte a un’emergenza politico-amministrativa, di cui portano la responsabilità anche quei consiglieri che si ostinano a non assumere le decisioni conseguenti”.
La Presidenza, nomi e veti – Carusi punta il dito contro i metodi: “Pure la convocazione della prossima riunione di consiglio comunale, a nostro avviso, desta non poche perplessità in quanto non è inserito nell’ordine del giorno il punto riguardante l’elezione del nuovo Presidente dell’assise. In merito a questo aspetto, abbiamo inviato una nota al Prefetto”. Una scelta – quella di evitare la votazione lunedì – non casuale da parte della maggioranza. L’elezione del nuovo Presidente costituisce infatti un ulteriore elemento di fibrillazione interna che in nome degli equilibri e delle caselle rappresenta un rebus. I nomi che circolano sono quelli di Marianna De Maio, che dovrebbe però lasciare come componente i Servizi Sociali, quello di Anna Maria Vallati, proposta che servirebbe nelle trattative a dare alla consigliera una ragione per non contrastare il voto sul Bilancio, e Silvia Mazza della lista civica Rubeis. Ma nessuna di queste ipotesi trova il fronte unanime. Anzi.
Leave a Reply
You must be logged in to post a comment.