Home Cronaca Guidonia, assistenti bambini disabili senza stipendio: tutte in piazza il 28. “Il Comune ci ascolti”

Guidonia, assistenti bambini disabili senza stipendio: tutte in piazza il 28. “Il Comune ci ascolti”

Guidonia, assistenti bambini disabili senza stipendio: tutte in piazza il 28. “Il Comune ci ascolti”

Diciotto mesi di ritardo nei pagamenti per una cifra di 1 milione e mezzo di euro. Il Comune di Guidonia Montecelio non liquida e la cooperativa La Sponda fino a oggi ha anticipato per garantire lo stipendio alle lavoratrici. Il meccanismo adesso si è rotto e le operatrici che assistono i bambini disabili nelle scuole da marzo sono senza soldi a fine mese. Un colpo gravissimo per le operatrici, 54 quelle impiegate nell’Aec, più altre 16 impegnate nel servizio sociale professionale e nel centro famiglie, “abbandonate dalle istituzioni” portano la protesta in piazza, in un’assemblea pubblica martedì 28 marzo alle 15 sotto le finestre del Palazzo comunale.

Scricchiola la rete sociale nella tempesta dei conti in rosso del Comune. Dopo le rassicurazioni del commissario Alessandra Nigro sulla definizione di un cronoprogramma che avrebbe dato certezze sui tempi ai tanti creditori, in realtà nessun contatto diretto. Lo spiega Mara Ricci, da 16 anni impegnata con i bambini all’Albuccione: “La Sponda ha comunicato che non riuscirà a versare gli stipendi fino a quando non saranno liquidate le fatture e nella nostra stessa situazione ci sono altre realtà che presto saranno al collasso, chi si occupa di assistenza agli anziani, all’handicap”. Le richieste di incontro con il Comune sono andate a vuoto, “l’amministrazione pubblica dovrebbe essere orgogliosa del grande valore sociale e etico che c’è dietro ogni lavoratrice e invece veniamo ignorate”.

D’altronde il loro spesso è un lavoro di frontiera, si capisce quando Mara racconta della formazione continua per la somministrazione dei farmaci nelle scuole, “un dramma che a livello legislativo non è mai stato chiarito, la cooperativa riallacciandosi alle linee ministeriali si è fatta carico della buona prassi, e quest’anno in collaborazione con la Asl abbiamo sostenuto una formazione specifica per l’assistenza ai bambini diabetici e epilettici”. Con le operatrici del’Aec, assistenti educative, i bambini diversamente abili vengono affiancati per uno sviluppo autonomo della personalità e per l’integrazione sociale. Un ruolo cruciale quindi nella crescita, portato avanti con “passione e responsabilità”. Tanto che ora di fronte al baratro di mesi senza stipendio, “noi non interrompiamo il servizio – dice Mara – ma chiediamo almeno di essere considerate dalle istituzioni, per questo andremo nella piazza del Comune, vogliamo che dai Palazzi qualcuno scenda ad ascoltarci. Questo era un servizio fiore all’occhiello nel Lazio, e non bisogna dimenticare che dietro ognuna di noi c’è una storia, spesso di fatica e sofferenza”.
geape.

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