Un nuovo polo spinto da un’idea, l’identità, con un solo protagonista, la città, che Alessandro Messa chiama “comunità”, i “guidoniani”. L’ex consigliere archivia il centrodestra per come lo conosciamo, “è superato, come lo è il centrosinistra, categorie che hanno fallito, e questo è un dato incontrovertibile”. Così il giovane avvocato lancia la nascita di una coalizione aperta alle civiche, alle associazioni e ai partiti, il cui centro pulsante è Fratelli d’Italia che esprimerà il candidato sindaco.
Il giro di boa. Settimane di indiscrezioni, “non voglio fare come Forza Italia, vede – dice raggiunto telefonicamente lunedì pomeriggio – noi non andiamo dietro ai gossip, stiamo ragionando ma alcune cose in effetti si possono dire”. Sarà l’età, ma Messa che mette al bando “i giochetti politici di dieci anni fa”, va dritto al punto. “Il nostro partito crede che sullo slancio della manifestazione di sabato, Fratelli d’Italia debba esprimere un suo nome per la candidatura a sindaco. Una figura che non dovrà fare riferimento al centrodestra incapace ormai di rappresentare la società. Noi invece interpretiamo un malcontento che non genera protesta ma una proposta. A Guidonia la politica non c’è più, le decisioni da un anno vengono prese da burocrati che hanno tagliato tutto”.
Il giudizio sui due anni con Rubeis. Scandali, casse a secco, debiti che peseranno sulle tasche dei cittadini per i prossimi dieci anni. Messa con FdI è stato in maggioranza dal 2014 e fino allo scioglimento. “Vede non esiste un governo che non commette errori, il punto è valutare le ragioni di quegli errori. La gestione di Fratelli d’Italia è promossa a pieni voti e da questo dobbiamo ripartire. Noi non vogliamo solo amministrare Guidonia, ma governare in base a un’idea e a una visione della città”. Con Morena Boelo, il partito ha diretto l’assessorato all’Ambiente, uno dei settori finiti sotto la lente della Procura, con indagini – in corso – su presunte mazzette in odor di corruzione. Sull’argomento Messa è chiaro: “Le indagini non ci riguardano, i dipendenti e i dirigenti non sono stati messi lì da Fratelli d’Italia, probabilmente sarebbe accaduto comunque. Noi davamo gli indirizzi politici e alcuni sono stati seguiti, come l’isola ecologica che ha aperto di recente. E’ una vittoria di Fratelli d’Italia, grazie alla Boleo”.
Le nuove prospettive. Le urne sono sempre più vicine, i potenziali alleati muovono passi, gli azzurri si stanno riunendo, Messa è intenzionato a bandire i vecchi schemi, serve una proposta nuova. Ecco perché non ci sarà più “il centrodestra – spiega – ma un polo che raccoglierà forze e consenso intorno a un’idea. Se a livello nazionale è rimettere al centro l’Italia e gli italiani, a livello locale vuol dire rimettere al centro Guidonia e i guidoniani, la comunità, senza interessi di casta e di partito. Su questo, Fratelli d’Italia che ha già un dialogo avviato con Noi con Salvini e la Lega, costruirà un progetto nuovo senza mettere paletti alle liste civiche, ai partiti, ai comitati, alle associazioni, paradossalmente siamo disponibili a dialogare anche con l’estrema sinistra, se c’è quella spinta, la condivisione dell’interesse generale”. Fratelli d’Italia rivendica la centralità in un nuovo percorso: messaggio di proposta per gli alleati, di avvertimento per le fibrillazioni interne. Su chi possa essere il candidato sindaco, sembra ormai evidente che Messa – contenti o meno amici vicini e lontani – è in pista.
Gea Petrini
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