Snellire pratiche e tempi per i cittadini, garantendo l’efficienza dell’amministrazione. La gestione del commissario straordinario Giuseppe Marani sarà ricordata. Non solo per il ciclopico lavoro svolto sui conti che ha messo a nudo – in sei mesi di meticolosa ispezione delle carte e dei numeri – una situazione delle casse da codice rosso, ma per il pugno di ferro nei confronti del Palazzo. Marani ha firmato una nuova (ennesima viene da dire) direttiva, indirizzata ai dirigenti e ai funzionari. Una strigliata sul ritardo nell’applicazione di disposizioni mirate appunto a facilitare la vita al cittadino, che lo stesso commissario aveva già posto all’attenzione dei capi settore il 29 luglio scorso. Evidentemente senza grossi risultati, considerando che è tornato scrivere per invitare ad addrizzare il timone. Tra tecnicismi e riferimenti normativi, la sostanza è che gli uffici devono mettere in atto ogni azione prevista per facilitare il contatto con il Comune. In particolare si fa riferimento agli adempimenti dei privati per gli interventi edilizi e per le attività economiche o produttive. L’obiettivo fissato dalle norme è quello di “alleviare gli oneri gravanti sul cittadino il più possibile”. Responsabilità che è – in primo luogo – delle figure apicali, i dirigenti che hanno il compito di monitorare che gli obblighi siano rispettati, a cominciare da quelli costituzionali, cioè il “buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione”. Proprio in materia di urbanistica, neanche un mese fa, una delegazione di geometri aveva avanzato pesanti criticità al commissario sul settore dell’edilizia, bloccato da otto mesi, dove non escono permessi con tanto di pratiche istruite e completate.
Leave a Reply
You must be logged in to post a comment.