A Tivoli ci saranno più di trenta eventi da qui al 6 gennaio, in ogni quartiere concerti, mercatini, mostre, presepi. Basta varcare il confine e arrivare a Guidonia Montecelio dove le feste non solo sono un bollettino di guerra di pessime notizie, crac finanziario, chiusura dell’Imperiale, ma non c’è traccia di eventi. Un vuoto che viene alimentato dal Comune: la denuncia è dell’ex consigliere Pd Rita Salomone, presidente del partito provinciale, che attacca la gestione dei commissari che stanno bocciando ogni richiesta di patrocinio.
Zero risposte. “I commissari snobbano colpevolmente le istanze della città. Sono ormai decine le richieste di patrocinio per il naturale, normale, svolgimento di attività culturali e ricreative durante il periodo natalizio che non ottengono riscontro. Chi dopo lo scioglimento dell’amministrazione guida il municipio, blocca di fatto ogni legittima aspirazione dei cittadini allo svago, all’impegno civile e sociale, all’accesso alla cultura, in una parola alla felicità, non poca cosa in tempi di crisi economica e valoriale. I comitati e le associazioni presenti in numero autorevole a Guidonia a dimostrazione di una vivacità intellettuale e sociale della sua comunità, lamentano la totale assenza di una interlocuzione istituzionale”. Parole di piombo che fotografano però una realtà. Spesso, racconta Salomone, non c’è neanche risposta ai progetti presentati dalle associazioni, ma solo “silenzio”.
Chi paga? Sempre gli stessi. Va giù pesante Salomone: “Credo che la città non debba né possa pagare oltremodo gli errori prodotti da una classe dirigente giustamente licenziata, di un centrodestra che ha prodotto disastri lasciando la amministrazione del bene comune nelle mani di questi burocrati. In tanti mi contattano per lamentare la inaccessibilità delle strutture comunali a vocazione culturale, la Sala della Cultura, le biblioteche, gli spazi all’aperto, questo ha impedito una corretta calendarizzazione degli eventi natalizi divenuti, negli anni, consuetudine, a pagarne il prezzo sono le comunità cittadine. Anche nella forma, i vertici commissariali hanno mostrato tutti i limiti del caso, derogando perfino alla buona educazione di respingere con le dovute motivazioni le richieste di patrocinio avanzate, gratuite e quindi senza impegno economico da parte dell’Ente. Conosco le difficoltà che ad oggi hanno impedito ai commissari di approvare il bilancio di previsione 2016, il caos trovato nei conti, le illegittimità individuate nell’attività amministrativa che hanno portato il comune all’attenzione della Procura della Repubblica, della Corte dei Conti, non è tuttavia tollerabile che tutta una serie di iniziative ordinarie necessarie al normale svolgimento della vita sociale della città sia stata accantonata, ignorata”.
Il richiamo.“Ritengo indispensabile richiamare i commissari al rispetto di quelle competenze corrispondenti agli amministratori che sostituiscono. Parlo per voce di associazioni e comitati che dal loro punto di vista hanno tutto il diritto di criticare l’operato di un organismo commissariale che, come gli amministratori che sostituisce, deve rendere conto anzitutto ai cittadini”.
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