Recuperata ad Amsterdam la testa marmorea dell’imperatrice Giulia Domna rubata a Villa Adriana nel 2012 a conclusione di una mostra

Era stata rubata dal museo del Canopo di Villa Adriana nel 2012, a conclusione di una mostra, ma ora la testa marmorea dell’imperatrice Giulia Domna potrà tornare a casa dopo essere stata recuperata ad Amsterdam a conclusione di un’indagine chiusa dai carabinieri della sezione Archeologia del reparto operativo Tutela patrimonio culturale. Un’investigazione partita da una casa d’aste londinese dove il prezioso reperto archeologico trafugato a Tivoli, databile al II secolo dopo Cristo, era finito tra le proposte di vendita.

Il caso. Il reperto, pur non essendo censito nella banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti gestita dal comando carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, è stato identificato quale bene appartenente alle collezioni permanenti esposte nell’area monumentale di Villa Adriana di Tivoli. I successivi riscontri hanno confermato che la scultura era stata effettivamente rubata da quel sito, dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco, nel 2012, al termine di una mostra tenutasi nel museo del Canopo. L’individuazione dell’opera d’arte, resa possibile anche grazie alla fattiva collaborazione dei responsabili della casa d’aste con cui il Comando intrattiene consolidati e proficui rapporti, ha permesso la prosecuzione delle indagini.

Le indagini. Le investigazioni, condotte congiuntamente con la polizia olandese, hanno consentito di giungere all’identificazione della coppia di cittadini olandesi che detenevano illecitamente la preziosa scultura. Le autorità dei Paesi Bassi, a cui sono state fornite le prove della provenienza furtiva, hanno proceduto al sequestro e alla restituzione senza che fosse necessaria una rotatoria internazionale.

Vale 500mila euro. Il reperto, di pregevolissimo interesse storico e artistico e del valore commerciale di circa 500mila euro, è stato consegnato, negli uffici della procura di Amsterdam ai carabinieri del reparto operativo Tutela patrimonio culturale. La scultura, rimpatriata in Italia, sarà posta in custodia giudiziale a disposizione della procura della Repubblica di Roma e, concluse le relative procedure, sarà restituita a Villa Adriana dove potrà tornare in esposizione. RedCro