I fili strappati, il blocco di vetro staccato: è stata manomessa la sedia montascala che consente al dirigente Gerardo Argentino, affetto da disabilità, di salire al primo piano della sede del Comune su via Roma, dove si trova il suo ufficio. Un’azione pesante che colpisce il capo del settore Ambiente in un momento che più delicato non si può. E che non sembra avere il sapore del classico atto vandalico, c’è qualcosa di più, tanto che Argentino sporgerà denuncia. La scoperta ieri mattina, ignoti si sono introdotti nell’atrio del palazzo dove c’è anche la sede della polizia municipale e l’accesso ad abitazioni private. Saranno gli investigatori a ricostruire la dinamica, resta per il dirigente l’amarezza ma nello stesso tempo la determinazione ad andare avanti. Inutile nasconderlo, il momento è febbrile. Argentino risulta indagato per aver firmato un atto che avrebbe portato, secondo gli inquirenti, una mazzetta nelle tasche di un dipendente, e il dirigente ha chiesto ed ottenuto subito dopo di essere ascoltato dal pubblico ministero. Clima pesante all’Ambiente, l’atto di ieri scatena una reazione a caldo che viene lasciata sulla sua pagina facebook. Argentino si riferisce ai “simpaticoni” che hanno forzato il motore e strappato i fili per rendere inutilizzabile la sedia montascala, “suppongo – scrive – poco gradendo il mio lavoro. Volevo dirgli che nonostante il disagio, in ufficio sono salito lo stesso a fare ciò che devo, cioè un po’ di pulizia. Se gli sono poco simpatico… meglio, me ne farò una ragione, l’antipatia è totalmente, esponenzialmente ed irreversibilmente reciproca”.
Gea Petrini
(l’articolo domani sabato 26 novembre sul Giornale della Provincia)
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