Blitz della Finanza ieri in Comune e pioggia di avvisi di garanzia: una nuova valanga giudiziaria si abbatte sulla terza città del Lazio. Nuova ma non isolata, tanto che sarebbe uno solo il fascicolo in Procura dove si scoperchierebbe il sistema Guidonia. Lo stesso del caso Andrea Di Palma, per intendersi, l’ex sindaco facente funzioni per il quale si ipotizza il reato di corruzione in merito all’appalto sui trasporti con tanto di soldi – 50mila euro – finiti all’attenzione degli inquirenti. E la corruzione adesso torna ancora: diversi gli episodi che hanno portato mercoledì mattina i militari della Guardia di Finanza a perquisire case e uffici di personalità chiave del Palazzo dalle prime luci dell’alba. Risultano indagati almeno due dirigenti, un funzionario, un ex consigliere comunale e un imprenditore.
Tra i fatti contestati, una bustarella di soldi che sarebbe transitata nei pressi di un bar. L’incontro risale a metà luglio, quando in un locale del centro città, si sono visti un dirigente, un ex consigliere di maggioranza e un imprenditore. Un caffè diventato scottante, perché secondo la ricostruzione un depliant di grande valore – è il caso di dire – sarebbe stato destinato a passare dall’imprenditore al dirigente, tramite il politico. All’interno del depliant, poi abbandonato, una busta con 14mila euro che andrebbe a sostanziare lo scambio di favori in ambito urbanistico.
Ma in ballo c’è ancora dell’altro. Passate al setaccio durante l’intera giornata carte dell’Ambiente (dove due sarebbero la determine sotto la lente) e ai Lavori Pubblici, atti relativi ad alcuni affidamenti sequestrati dai finanzieri.
geape.
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