GUIDONIA – Il perito si è steso atterra esattamente dove è stata trovata la vittima mentre l’auto investitrice, riportata sul posto dal deposito giudiziario, avanzava. Obiettivo: calcolare, in base all’intensità della luce dei fari e alla velocità, quanti metri prima il conducente avrebbe potuto rendersi conto che c’era una persona sull’asfalto.
L’altra sera, sulla Maremmana, è stato praticamente ricostruito l’incidente in cui il 7 dicembre scorso ha perso la vita una quarantenne di Tivoli, sbalzata dalla moto su cui viaggiava come passeggera e poi travolta da una Fiat 500. Una autorizzata dal pm titolare dell’indagine su richiesta del superperito Fabrizio Ceramponi, che dalla procura ha avuto l’incarico di consulente tecnico d’ufficio. Un’operazione resa possibile dagli uomini del Servizio sicurezza e infortunistica della polizia municipale di Guidonia, diretti dal tenente colonnello Piero Sperandio: tutto si è fatto sulla base dei rilievi da loro effettuati la sera della tragedia e delle testimonianze raccolte. Per consentire la ricostruzione la strada è stata chiusa al traffico per 45 minuti, dall’incrocio con via Gentile fino alla rotatoria di Campolimpido.
(26 febbraio 2016 – www.lavocedelnordestromano.it) Red
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