Home Cronaca Fonte Nuova, “mia figlia disabile abbandonata dal Comune”. La denuncia di Mario Vattiato

Fonte Nuova, “mia figlia disabile abbandonata dal Comune”. La denuncia di Mario Vattiato

Fonte Nuova, “mia figlia disabile abbandonata dal Comune”. La denuncia di Mario Vattiato

di Vincenzo Perrone

Il Comune non rinnova una convenzione per l’assistenza ad una ragazza affetta da una grave disabilità. Mentre il primo cittadino Fabio Cannella rassegnava le sue dimissioni, alla cooperativa “Il Pungiglione” di Monterotondo arrivava un fax con cui Fonte Nuova sospendeva l’assistenza a Serena Vattiato, 29 anni affetta da un’atassia cerebellare che la costringe su una sedia a rotelle sin da neonata. Ad ingoiare il boccone amaro quanto inaspettato il padre Mario che è anche coordinatore regionale del Mid (Movimento italiano disabili).

In cosa consisteva l’assistenza a sua figlia?
Fino a venerdì scorso c’era un pulmino che veniva a prendere mia figlia a casa alle 8 e la riaccompagnava alle 14 e questo avveniva dal lunedì al venerdì. Mentre era alla cooperativa “Il Pungiglione” mia figlia svolgeva attività laboratoriali e di stimolazione come, ad esempio, la manipolazione di oggetti ma, anche, attività extra come il teatro. Il 30 settembre in tarda mattinata è arrivato il fax alla cooperativa in cui veniva sospeso il servizio e, quindi, mi hanno avvisato di questo.

L’assistenza che riceveva sua figlia era pagata interamente dal Comune?
Il Comune pagava la retta e il trasporto di mia figlia presso la struttura. Le attività extra come, appunto, il teatro che ho citato prima erano a carico della famiglia.

Perché è così importante l’assistenza a sua figlia?
Per la disabilità di cui soffre mia figlia è necessaria l’assistenza individualizzata con il rapporto 1 a 1 così come previsto dalla legge 167. Mia figlia ha bisogno di essere stimolata cerebralmente anche per andare al bagno.

E’ successo altre volte che la convenzione venisse sospesa?
Purtroppo sì, è già successo un’altra volta con l’amministrazione guidata dall’ex sindaco Graziano Di Buò.

Quali difficoltà ci sono per una famiglia che deve affrontare una disabilità come quella di sua figlia?
A parte l’età che avanza anche noi genitori abbiamo i nostri problemi di salute. Io sono stato operato per un carcinoma e devo controllarmi ogni sei mesi. Mia moglie, invece, ha una stenosi cervicale, in pratica ha la schiena di un’ottantenne pur avendo 20 anni in meno. Questo problema è dovuto al fatto che dobbiamo sempre prendere in braccio nostra figlia che, ormai, è un’adulta e pesa come tale.

Cosa pensa di fare a questo punto?
Ho già dato mandato al mio avvocato di fiducia di agire per vie legali. Non è giusto che i disabili vengano considerati dei numeri da questa amministrazione.

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