La gestione delle convocazioni di consiglio comunale da parte del presidente Erik D’Alisa fa acqua da tutte le parti, anzi avviene con modalità che hanno portato l’opposizione a lasciare l’Aula nel consiglio comunale di ieri pomeriggio dopo avere bacchettato il Presidente. Alessandro Messa durante i preliminari durati più di un’ora, è andato giù pesante con il Presidente accusato di usare il metodo delle convocazioni del consiglio in forma “straordinaria” e “urgente” come prassi. “Questo consiglio comunale è da annullare – ha detto il capogruppo della Lega – l’urgenza non può essere non svegliarsi la mattina”. Nonostante la replica di D’Alisa e l’intervento della Segretaria comunale che si è riservata comunque una verifica sul caso, Messa e il resto dell’opposizione non si sono spostati dalla loro posizione.
“Riteniamo – affermano Messa (Lega), Bertucci e Cacciamani (Fdi), Masini (Forza Italia) e Zarro (Uniti in Comune) in una nota congiunta – che siano mancate le condizioni minime per partecipare alla seduta. Un consiglio comunale convocato con la modalità dell’estrema urgenza quando si sapeva da inizio marzo della data, mozioni non inserite nell’Odg e soprattutto un regolamento del consiglio comunale seguito ad interpretazione piuttosto che a menadito. Non riteniamo opportune le modalità con cui oggi ci saremmo dovuti occupare di questioni che se, importanti, avrebbero dovuto vedere una calendarizzazione diversa e sicuramente non in modalità straordinaria”.