“Giorni impegnativi ma ricchissimi: incontri, confronti, persone da ascoltare. Una Regione che va rilanciata in ogni suo ambito, che ha tanta carica e tanta passione in ogni sua città, dalle più grandi ai Comuni più piccoli. La corsa al consiglio regionale è una avventura appassionante: ora manca soltanto l’ultimo sforzo”. E’ tempo di bilanci per Marco Bertucci, membro dell’Esecutivo della Federazione Provinciale di Roma, Responsabile del Dipartimento Professioni di Fratelli d’Italia e candidato al consiglio regionale del Lazio con Fratelli d’Italia, giunto al termine della sua maratona elettorale che lo ha portato, insieme ad Emanuela Mari, in moltissime città della Regione. Con lui abbiamo toccato vari punti di quella che è la sua idea di amministrazione regionale.
Guidonia al centro. Da sempre legatissimo alla città dove è nato e cresciuto, Bertucci ha tenuto fede ai suoi proclami di vicinanza alla Città dell’Aria, tenendo tantissimi incontri ed altrettante iniziative proprio nelle varie circoscrizioni. “Guidonia è Casa, mia, della mia famiglia e dei miei figli, e non può che essere, oggi ed in futuro, centro della mia attività politica”. Per il candidato è arrivato il momento che un rappresentante della città ritorni in Regione. “Sono fermamente convinto che la nostra città, ma anche una parte anche più estesa del nostro territorio non sia stata adeguatamente rappresentata nelle amministrazioni regionali ed in quella centrale dello Stato”.
Rocca? L’uomo giusto. Dieci anni e 2 mandati di Zingaretti. “E’ sotto gli occhi di tutti che la Regione Lazio necessita di una guida forte e pragmatica per ripartire: sanità, trasporti e rifiuti sono l’emblema del fallimento delle sinistre al governo ma non possiamo certamente dimenticare le imposte regionali perennemente in rialzo e che mai corrispondono alla qualità dei servizi erogati ai cittadini”. Il candidato alla presidenza della coalizione di centrodestra Francesco Rocca è dunque l’uomo giusto? “Certamente sì: con lui quella svolta così auspicata ed attesa sarà finalmente possibile. Francesco Rocca è l’uomo giusto: insieme a tutto il centrodestra saprà imprimere la svolta che a Roma e nel Lazio si attende da anni”.
Capitolo sanità. Da sempre fronte caldissimo di ogni amministrazione regionale, in questi mesi i temi legati alla sanità non sono mancati. Bertucci punta il dito sulla propaganda della giunta uscente e del candidato alla presidenza Alessio D’Amato, ex assessore alla sanità del governo Zingaretti. “Puntualmente i due parlano di sanità e del modello che hanno costruito. Peccato che, dati alla mano, i cittadini di ogni Asl regionale subiscono disagi legati al tema: l’unico dato che emerge è il lavoro insufficiente di Alessio D’Amato, per una sanità regionale lasciata allo sbando. Il piano della sanità regionale va riveduto e corretto, e con assoluta urgenza”. I dati per il candidato sono incontrovertibili. “Cittadini esasperati, operatori allo stremo e sistema al collasso: un quadro inaudito per una Regione che ha visto più volte fa decantare, nelle parole di Zingaretti, l’efficienza della sanità, parlando di un modello più vicino ai cittadini: viene da ridere nel leggere le parole dell’ex presidente, se non ci fosse da piangere nel guardare quello che giornalmente i cittadini sono costretti a vivere sulla loro pelle”.
Turismo da valorizzare. Una Regione che annovera tra le sue bellezze prestigiosi siti Unesco, di cui ben due a Tivoli. “Sembra impensabile, ma è così, che il Lazio non riesca a vivere di turismo e di tutte le attività correlate. Tivoli, con Villa d’Este e Villa Adriana, andrà di nuovo valorizzata dal punto di vista turistico, settore che potrebbe tornare ad essere centrale per l’intera città, con i due siti Unesco cuore pulsante di una città al centro del turismo regionale e non solo, senza dimenticare la ricchezza delle acque e del settore estrattivo. Il settore termale e i prodotti del settore estrattivo, laboratori artigianali che producano prodotti di pregio dal travertino, frutto per eccellenza di questo territorio: una visione da portare avanti, un circolo virtuoso che permetterebbe, tra le altre cose, un nuovo impulso alle tante attività estrattive che sono e restano tra i pilastri dell’economia. E ovviamente questo discorso va allargato anche a Guidonia”. E se si attende il responso dell’Unesco per altri quattro siti della Regione Lazio (il sistema viario dell’Appia, i Monasteri Benedettini, la via Francigena e le Ville della nobiltà papale), per i quali Bertucci garantisce “vicinanza e supporto per il futuro: sono meritevoli di entrare nel prestigioso patrimonio Unesco”, il discorso del turismo e della cultura si allarga anche ai piccoli Comuni del Lazio. “Cuore della nostra Regione, troppo spesso dimenticato. E’ solo attraverso il turismo che questi borghi, vere eccellenza della Regione, potranno tornare ad essere protagonisti: l’inserimento nei circuiti delle feste e delle sagre, la valorizzazione dei prodotti tipici e del patrimonio culturale ed ambientale, senza dimenticare quell’approccio alla vita lenta ed ad un turismo sostenibile e di prossimità che è la strada giusta per la crescita di questi e di tanti altri paesi”.
Lavoro come priorità. Da consulente del lavoro, il tema non è soltanto al centro dell’attività professionale di Bertucci, ma anche di quella politica, visto anche l’incarico di Responsabile del Dipartimento Professioni di Fratelli d’Italia della Provincia di Roma. “E’ solo attraverso l’attenzione e la valorizzazione delle varie categorie e dei vari settori produttivi che il nostro Paese potrà percorrere la via di uno sviluppo equilibrato, costante e sostenibile, che sia da volano per un futuro benessere di tutti: lo sta già dimostrando il governo di Giorgia Meloni, con l’approvazione della proposta di legge sull’equo compenso per i liberi professionisti ed i lavoratori autonomi, avvenuta alla Camera dei Deputati, e lo ha dimostrato, nella Città Metropolitana, l’istituzione del Tavolo Permanente delle Libere Professioni”. Del resto, la convinzione alla base dell’attività sia politica che professionale di Bertucci è una sola. “E’ solo attraverso l’attenzione e la valorizzazione delle varie categorie e dei vari settori produttivi che il nostro Paese potrà percorrere la via di uno sviluppo equilibrato, costante e sostenibile, che sia da volano per un futuro benessere di tutti”. Una visione a 360 gradi, che coinvolge imprese e lavoratori, e tutti i comparti. “E’ il lavoro l’unico viatico per lo sviluppo del territorio, quel lavoro che deve essere al centro della politica e deve essere sostenibile per gli imprenditori e dignitoso per i lavoratori: valorizzazione del commercio locale, vicinanza al settore industriale, taglio del cuneo fiscale per le imprese, digitalizzazione e difesa del Made in Italy, senza dimenticare artigianato, istruzione e formazione che sappiano valorizzare le eccellenze che tutto il Lazio possiede, sia a livello di imprese che di capitale umano. Da queste basi è possibile ripartire dopo i disastri dell’amministrazione Zingaretti”.