Non si doveva fare, almeno queste sembravano le intenzioni del Comune di Tivoli, ma alla fine qualcosa deve essere successo perché la tradizione del Carnevale tiburtino non si interromperà in questo 2023. Una buona notizia senza dubbio, che però spiazza un po’ non solo per il cambio repentino di programma ma anche per i tempi di partecipazione, che sono decisamente risicati. Il via libera è arrivato solo una manciata di giorni fa, quando la giunta ha dato il benestare all’organizzazione con una manciata di giorni a disposizione per partecipare all’avviso e farsi venire pure qualche idea. Atto alla mano il 13 è l’ultima data utile per proporsi senza avere indicazioni sul tema che dovrà essere presentato, la fantasia la farà dunque da padrone, anche se ci si chiede chi deciderà di imbarcarsi con così poco preavviso in un’organizzazione che di solito porta via tempo, energie e capacità. I soldi che Palazzo San Bernardino metterà sul piatto sono 15mila euro che saranno investite per un totale di sei sfilate tra carri allegorici e gruppi mascherati. Sostanzialmente a bocca asciutta sono rimaste anche questa volta le periferie, a cui vengono riservate iniziative meno centrali come spesso è accaduto negli anni passati. Si parte il 5 febbraio per poi proseguire il 12 e il 19 sempre in centro città, mentre Tivoli Terme e Campolimpido vivranno il loro momento di gloria l’11 e Villa Adriana i 18.