Il piatto piange e le polemiche sono dietro l’angolo. Nel Natale del risparmio energetico e del rigore, legato anche alle difficoltà economiche, a Tivoli si apre un nuovo fronte politico che registra una rarità per la città governata senza pathos dalle liste civiche targate Proietti: una frattura in maggioranza. Nulla di grave, per carità, alla fine la quadra si troverà come sempre, ma i toni non sono certo quelli della pace e della serenità che sarebbero auspicabili in questo periodo dell’anno. Il problema è quello dell’assenza di luminarie nei quartieri periferici cittadini, una questione che in realtà si è posta spesso e volentieri nel corso degli anni e che oggi diventa tema di dibattito.
A sollevarlo via social è il consigliere Angelo Marinelli, che registra l’assenza a Campolimpido, Bivio di San Polo, Tivoli Terme, Villa Adriana e Arci. Insomma, in tutta la città tranne nel centro, dove in gran parte per buona volontà dei commercianti le illuminazioni hanno fatto il loro ingresso trionfante come sempre. Marinelli, che nei post tagga Domenico Cecchetti, Pamela Corbo e Maurizio Conti, non ci gira intorno: “I quartieri di Campolimpido, Villa Adriana, Tivoli Terme, Arci e Bivio di S. Polo si aspettavano l’accensione di un albero per il quartiere nel giorno dell’Immacolata, come promesso in Commissione Cultura da chi si è occupato, quest’anno, delle luminarie per conto dell’Amministrazione Comunale” e continua, “Il fatto è che capita troppo spesso che gli obiettivi politici presi con la Città non vengono rispettati, pur avendoli messi nero su bianco. Io non voglio sollevare problematiche, ma trovare soluzioni, e mi auguro che il Sindaco Proietti prendi immediatamente atto che la situazione non può continuare così, senza controllo”. Un atto di accusa che parte quindi dalla mancanza di luci natalizie e arriva a questioni ben più serie, che investono la Commissione consigliare competente, la quinta, presieduta da Tiziana Ottaviano e composta da Gabriele Terralavoro, Gianfranco Osimani, Giovanni Cavallo, Valentina Oriofi, Carlo Caldironi, Francesca Chimenti, Vincenzo Tropiano. In fondo la campagna elettorale tiburtina non è poi così lontana.