Quando giunge la nota di Daniele Leodori che è presidente vicario della Regione Lazio dopo le dimissioni di Nicola Zingaretti, i telefoni bollono. Retromarcia per niente spontanea su quello che è diventato il caso Egato. La parola sta a indicare gli enti di governo degli ambiti territoriali aggregati per gestire i rifiuti. Cioè prima sono nati gli Ato, gli ambiti territoriali ottimali nei quali organizzare uniformi politiche di gestione dei rifiuti, perché di questo si tratta, la spazzatura, e poi a luglio del 2022 il consiglio regionale del Lazio ha creato gli enti per gestire gli enti, tutto nell’ottica di un processo di riorganizzazione dell’intero ciclo dei rifiuti nel Lazio. L’intenzione del governo regionale uscente a traino Pd era di dare vita agli Egato prima delle elezioni, con l’indicazione quindi dei presidenti con relativi poteri ed emolumenti, 8mila euro al mese. Senza aprire riflessioni sul piano di diritto amministrativo (la moltiplicazione degli enti di ambito provinciale non sancisce il fallimento delle Città Metropolitane e delle relative riforme di alleggerimento? A cosa serve snellire se poi si producono nuove camere di gestione?), la questione è diventata subito una vera patata bollente tutta politica schizzata alle cronache nazionali. La sintesi potrebbe essere questa: Pd, perché lo fai? Così c’è stata una prima ondata di chiarimenti rivolti ad assicurare che le nomine di questi presidenti Egato non sarebbero state in mano alla Regione ma alle assemblee dei sindaci. Non è bastato. Perché intanto uno di presidente è stato eletto, a Frosinone, Mauro Buschini. La goccia di un vaso già colmo, che ha scatenato polemiche a gogo. E così è arrivata la nota di Leodori: “Al fine di liberare dalla discussione elettorale la costituzione degli Egato, Enti importanti che come prevedono le norme nazionali e regionali, hanno il compito fondamentale della gestione integrata del ciclo dei rifiuti secondo criteri di efficienza, sostenibilità ambientale e autosufficienza, sono rinviate le convocazioni dei Sindaci per la loro costituzione. Per evitare polemiche e strumentalizzazioni le assemblee per gli Egato mancanti saranno aggiornate dopo il voto del prossimo 12 febbraio. Il nuovo consiglio regionale, se lo riterrà opportuno, interverrà sulla remunerazione degli Organismi direttivi”. E ora via con una serena campagna elettorale.