Il MUseo Civico Archeologico di Mentana si arricchisce con altri reperti provenienti dall’‘ager nomentanus’ (territorio che comprendeva, oltre all’attuale estensione della Città di Mentana anche parte degli attuali Comuni di Monterotondo, Fonte Nuova, Sant’Angelo e Guidonia-Montecelio), che aveva come centro urbano principale l’antica Nomentum e come satelliti una miriade di ville romane che da secoli producono un’infinita serie di reperti. Venerdì 19 novembre sono stati mostrati ai cittadini gli ultimi arrivi, frutto di un sequestro operato dal Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale in collaborazione alla Soprintendenza Beni Culturali.
“Un plauso particolare all’assessore Barbara Bravi, grazie alla quale a Mentana, facendo perno proprio sui musei e sulla biblioteca, la nostra amministrazione ha potuto ricostruire un forte sostrato culturale a sostegno dello sviluppo civico della comunità”, commenta il sindaco Marco Benedetti.
Da oggi quindi il MUCAM – Museo civico archeologico di Mentana e dell’agro nomentano è ancora più bello grazie a questa nuova esposizione presentata dal sindaco Marco Benedetti, dall’assessora alla cultura Barbara Bravi, dalla direttrice del museo Sara Paoli con la Soprintendenza dei Beni Culturali e la Sezione Archeologia Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale. Due nuove teche che arricchiscono l’allestimento museale con reperti e capolavori sequestrati sono a disposizione della comunità.
È possibile visitare il MUCAM come il MUGA, l’altro museo cittadino, ogni sabato dalle 15.00 alle 19.00 e domenica dalle 9.00 alle 13.00.