Da Città dell’Arte a Città delle Donne. Si aggiunge una qualifica in più per il Comune di Tivoli, che come voluto dall’ultimo consiglio comunale riunito in ordine di tempo, ha ribattezzato la Superba anche come luogo che lavora per la diffusione di politiche inclusive e non discriminatorie, volte a valorizzate i talenti e le loro diversità. Il via libera da parte dell’aula, riunita all’inizio del mese, è arrivato a seguito della richiesta formulata nel 2021 da Nadia Palozza, ambasciatrice degli Stati Generali delle donne del Lazio e presidente di RETE ROSA, associazione che promuove iniziative insieme a 8Marzo2012 e Noi Lilith anche all’interno del CAV (Centro antiviolenza) di Tivoli “La Sibilla”.
Ad accoglierla la Commissione Pari Opportunità, presieduta da Francesca Chimenti: “Il Comune di Tivoli ha già iniziato un importante percorso contro la violenza di genere sia con l’apertura del Cav “La Sibilla” nel 2018 che con l’istituzione di Tavolo Tecnico Interistituzionale, per la realizzazione di un sistema integrato di protezione delle donne vittime di violenza, ma il percorso verso una concreta e piena parità di genere è ancora molto lungo e ritengo sia indispensabile attivarsi per creare attività concrete e strutturali volte alla realizzazione di una cultura di genere diffusa, soprattutto tra le giovani generazioni. L’approvazione di questa delibera apre la strada proprio a questo tipo di percorso”, ha commentato la consigliera di opposizione che in aula siede sotto la bandiera di Una Nuova Storia.
Ma quali sono gli obiettivi “pratici” del progetto? Si passa dall’attuazione di politiche che favoriscano l’integrazione delle donne in tutti gli ambiti sociali, al ripensamento delle politiche del lavoro, con l’obiettivo di puntare sul merito e evitare ogni forma di discriminazione legata anche alla gestione delle modalità di impiego, quindi orari e luoghi fisici meno vincolanti. Chiara anche la posizione sul tema della violenza contro le donne, con l’apertura di case di accoglienza, implementazione dei servizi di prevenzione, supporto e sostegno delle vittime di abusi e di “Sportelli delle pari opportunità” quale punto di Informazione – Orientamento per tutte le donne e la comunità LGBTQI. “Scopo dell’iniziativa è quello di ricostruire le Città e i Paesi affinché siano più vivibili, sostenibili, accessibili, sicuri, flessibili, aperti, solidali, capaci di accogliere e prendere anche le forme, le misure, i linguaggi, i colori delle donne, mettendo al centro il rispetto, partendo dalle esperienze ed azioni positive già fatte, che ispirino sperimentazioni nuove pratiche partendo dalla conoscenza reciproca, per “vivere meglio insieme”, per “connettersi” in luoghi anch’essi più consapevoli. A testimonianza di ciò, si prevede anche l’affissione all’ingresso della città di uno o più cartelli stradali che riproducano il logo delle “Città delle Donne”, concludono da Palazzo San Bernardino.