E’ scattata stamattina una vasta operazione antidroga che ha portato all’arresto di 11 persone accusate di far parte dell’organizzazione che gestiva le piazze di spaccio di Monterotondo, Fonte Nuova e Mentana. I carabinieri della compagnia di Monterotondo hanno dato esecuzione a un’ordinanza, emessa dal gip del tribunale di Roma su richiesta della Direzione distrettuale antimafia.
I pusher-“cavallucci” avevano la base nella zona “167” di Fonte Nuova
L’indagine, iniziata a gennaio 2019, in quasi due anni di pedinamenti, intercettazioni e riscontri ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti degli indagati e in particolare nei confronti di colui che è ritenuto il vertice dell’organizzazione che si ipotizza gestisse con contatti diretti i fornitori e la distribuzione sul territorio della sostanza stupefacente ai cosiddetti “cavallucci” (i pusher) che, pur concentrati nella zona “167” di Fonte Nuova, fungevano da distributori sulle piazze e le strade dei centri abitati coinvolti, con clienti che riuscivano a “fidelizzare” anche con la prospettiva di “arruolarli” in caso di arresto di singoli pusher. Gli indagati sono gravemente indiziati di essere componenti della compagine criminale dedita al traffico di stupefacenti, in prevalenza cocaina, avente epicentro logistico, strategico e operativo presso alcuni complessi di edilizia popolare di Fonte Nuova.
Il leader dell’organizzazione considerato pericoloso: investì 2 carabinieri
Il soggetto, gravemente indiziato di essere il leader dell’organizzazione, al fine di sottrarsi ad un controllo durante le indagini, il 17 dicembre 2019 non esitò ad investire con la propria autovettura due carabinieri per cui uno, in particolare, riportò significative lesioni per le quali pende tuttora un procedimento penale. Ciò a riprova di come sia stata delicata e rischiosa l’indagine per i militari di Monterotondo, per investigare una organizzazione criminale senza scrupoli e pronta a tutto per raggiungere i propri scopi illeciti.
“Affari” per 2.500 euro al giorno
Allo stesso capofila, insieme alla compagna convivente, la Direzione distrettuale antimafia della procura della Repubblica di Roma ha contestato anche il riciclaggio e l’autoriciclaggio tramite il riutilizzo e l’investimento dei proventi illeciti ottenuti col traffico di stupefacenti, per un volume di affari di circa 2.500 euro al giorno e proventi annuali stimati in circa un milione di euro.
Da stamattina “cinturata” l’intera area delle case popolari di Fonte Nuova
Alle prime luci dell’alba, con i militari dell’ottavo Reggimento Carabinieri “Lazio” che hanno cinturato l’intera area delle case popolari di Fonte Nuova, per evitare eventuali problemi per la particolare riottosità dei residenti, già sperimentata in passato in occasione di operazioni analoghe, Ottanta carabinieri della compagnia di Monterotondo supportati anche da unità cinofile antidroga del comando provinciale di Roma e due Squadre Api della compagnia Fiumicino Aeroporti, hanno dato esecuzione all’ordinanza che dispone gli arresti ed ai decreti di perquisizione disposti dalla Direzione distrettuale antimafia di Roma.