Tivoli, allarme siccità: scatta l’ordinanza

Il caldo di questi giorni e l’assenza ormai cronica di pioggia, hanno spinto anche il comune di Tivoli ad intervenire con gli strumenti normativi a disposizione per evitare una nuova crisi. Il problema dell’acqua sta infatti diventando cronico e la Città dell’Arte ha deciso di seguire le orme di altri piccoli e grandi comuni d’Italia, mettendo un paletto chiaro all’uso che ne possono fare i cittadini. L’ordinanza del sindaco, Giuseppe Proietti, risale a qualche giorno fa, in particolare al 21 giugno, e impone il divieto di usare le fonti idriche a disposizione per scopi diversi da quello domestico e igienico-sanitario. In particolare l’acqua non potrà essere usata per irrigazione di qualsiasi natura, parliamo di orti e giardini, o per usi ludici, come le piscine ad esempio. Restano consentite le attività regolarmente autorizzate che hanno bisogno dell’acqua potabile per lavorare, per capirci, e l’innaffiamento di giardini a parchi pubblici. Per chi non segue le regole scatteranno le multe: l’importo va dai 25 ai 500 euro e i controlli verranno eseguiti dalla Polizia Locale insieme alle Forze dell’Ordine a campione.