E’ ufficialmente chiusa la stagione del centrodestra a Guidonia Montecelio. E’ stato notificato ieri al Comune il decreto di scioglimento del consiglio comunale firmato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella il 20 luglio scorso che risultava infatti fino a questo momento sospeso. I consiglieri ora sono tornati a essere cittadini. La relazione del ministero dell’Interno inviata al Presidente ripercorre le tappe formali che hanno condotto al sipario sul governo che dal punto di vista politico invece – vale la pena ricordarlo – è andato avanti per un anno nonostante il sindaco Eligio Rubeis fosse agli arresti domiciliari, amministrazione retta dal facente funzioni (numero due della Giunta) Andrea Di Palma in un marasma di lacerazioni e contrapposizioni interne. Lo scioglimento arriva per la mancata approvazione del rendiconto di gestione 2015 e del bilancio di previsione 2016, non votati nei tempi e poi bocciati il 13 giugno in aula con il decisivo “no” di quattro consiglieri, i tre forzisti Stefano Sassano, Anna Maria Vallati, Mario Valeri e il civico Aldo Cerroni. Nel lungo anno di campagna elettorale sarà il commissario straordinario Giuseppe Marani a dover tenere in piedi il Comune.
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