L’attesa pare essere finalmente terminata. C’è l’accordo tra il Comune di Tivoli e Città Metropolitana per quanto riguarda la raccolta differenziata. A far scattare il semaforo verde, dopo un’attesa durata due anni e un progetto portato a dama dal Commissario Straordinario che ha tenuto le redini del Palazzo a seguito della fine prematura del governo Gallotti, è stata la Giunta tiburtina che quindi è pronta a mettere la parola “fine” a quella che sembrava un’odissea. Sul piatto ci sono 1.255.611,59 euro, cifra in realtà rimodulata rispetto a quella originaria in quanto nel frattempo il servizio è effettivamente partito in alcuni quartieri. Soldi che coprono solo parzialmente le spese preventivate, che accordo alla mano sono circa 6.152.758,18 euro e che saranno impiegati in parte sulla progettazione, in parte sulla comunicazione e sulla rimozione dei contenitori stradali, con conseguente smaltimento e recupero degli stessi e, per chiudere l’elenco, per la copertura dei costi maggiori dovuti all’introduzione del servizio di raccolta integrato per 12 mesi. A questo si aggiunge la disponibilità da parte di Palazzo San Bernardino ad ospitare un centro di raccolta intercomunale, comunicata lo scorso 6 luglio. La rivoluzione dei rifiuti è appena cominciata? Per saperlo basta aspettare.
Anna Laura Consalvi
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