Guidonia, il Polo Civico: “Noi siamo l’alternativa”

Simboli, bandiere e tante persone per il tour del Nuovo Polo Civico iniziato ieri da Guidonia centro, il primo di una serie di appuntamenti in piazza e nelle strade di presenza, ascolto e proposta in ogni quartiere. È una domenica assolata e calda, i due gazebo si affacciano su via Roma, davanti al monumento di Guidoni e alla chiesa del Sacro Cuore. I civici scendono in campo per dare prova che l’alternativa all’amministrazione Cinque Stelle e Pd c’è, esiste, e punta sulla possibilità di portare al timone una “classe dirigente” con competenze e visione. Su questo insiste Mauro Lombardo, riferimento della civica il Biplano, insieme a Aldo Cerroni fondatore di un’esperienza politica che per un soffio, nel 2017, mancò il ballottaggio.

Il clima è da inizio di campagna elettorale, anche se mancano mesi, gente che arriva, chi porta i caffè, sei liste Guidonia Domani, il Biplano, La Nuova Storia, Guidonia Civica, Giovane Guidonia, L’Onda, c’è Erick D’Alisa che è il portavoce del nuovo polo civico e viene dall’Onda, ma sostenitori e attivisti ci sono di ogni formazione. In ordine sparso gli ex assessori Anna Angelini e Giuseppe Nardecchia, Luca Lucangeli, gli ex consiglieri comunali Veronica Cipriani, Andrea Ciccotti, e ancora Mirko Sotorino, senza dimenticare, certo, pezzi dell’imprenditoria da sempre vicini a Guidonia Domani.

Curare, facilitare, aiutare, sognare e realizzare le cinque parole del claim nei materiali informativi, si capisce che il gruppo è coeso da una collaborazione reale. “Abbiamo cominciato cinque anni fa questo lavoro” dice Lombardo in camicia per il caldo e con la mascherina per i tempi che corrono, “cioè da quando non abbiamo sciolto le liste civiche che avevano partecipato al cartello della candidatura di Aldo Cerroni, esaurita quella campagna elettorale, preso atto di una sconfitta di misura abbiamo invece rilanciato il gruppo di tre consiglieri che è diventato un unico gruppo in consiglio e ha cominciato questa lunga traversata all’opposizione della Giunta di Michel Barbet. Un’opposizione che all’inizio è stata anche rispettosa e attendista di un’amministrazione così inesperta e che poi man mano che si sono raffigurati gli insuccessi, le insufficienze, le incapacità, è diventata sempre più severa. Un’opposizione che adesso è pronta a proporsi come alternativa”.

Davanti agli stand i volti conosciuti a cominciare dagli ex tre consiglieri Mauro De Santis, Mario Proietti e Mario Valeri che di recente si sono dimessi per fare posto alle nuove forze Tommaso Carnevali, Alessandra Ferri, Luca Bufalieri. “L’ingresso dei nuovi consiglieri ha due significati – spiega Lombardo – uno è pratico, operativo e l’altro è simbolico. Quello pratico operativo è che noi stiamo lavorando sul programma, non stiamo facendo un cartello elettorale di persone che vogliono fare i consiglieri comunali, noi stiamo facendo un tentativo di creare una classe dirigente di Guidonia che metta la testa, le esperienze, le capacità, le sensibilità dentro un programma che sia fattibile realizzare. I tre consiglieri comunali dopo avere lavorato per quattro anni in opposizione hanno ritenuto più utile spendere questo anno sul programma, anche alla luce di quello che hanno visto non funzionare nell’amministrazione. Dal punto di vista simbolico, a differenza di quelli che hanno magari in passato interpretato la carica di consigliere comunale in maniera molto personale, come un aspetto della propria biografia piuttosto che di servizio, mettiamo a disposizione lo scranno a giovani consiglieri che sono entrati per la loro prima esperienza e che matureranno, in questo anno dall’opposizione, quello che poi servirà in maggioranza”.

La domenica mattina a Guidonia è la prima tappa, la prossima uscita sarà a Colleverde, poi Villanova, Villalba, i gazebo del nuovo polo civico arriveranno in ogni quartiere. Il civismo insomma c’è e vuole portare la propria idea di città e “una classe dirigente, noi non vogliamo che si parta dal candidato sindaco, dai rapporti di forza, dalle rendite di posizione, ma dal programma e dalla classe dirigente intorno al programma” precisa Lombardo che non evita le polemiche della settimana che hanno riguardato il polo civico. “Attacchi – dice – che sono frutto di fraintendimento. Noi per civico non intendiamo, come forse si faceva venti anni fa, qualcosa di totalmente alieno dalla politica e dai partiti. Noi siamo civici che hanno la tessera di partito, che non la hanno, che votano i partiti, che li rispettano. Il dato del civismo è l’avere deciso di essere classe dirigente, quando si sta in un partito si accetta la gerarchia romana qui invece non si accetta, la gerarchia è quella guidoniana, si decide qua. Puoi orgogliosamente partecipare al dibattito nazionale, supportare la linea che ti piace al Governo, ma Guidonia decide a Guidonia, noi non avremo bisogno della validazione romana”.

L’atteggiamento è di apertura al dialogo, tranne che con chi governa la città. “La fase di ascolto con le altre forze politiche per noi non si interrompe mai, l’unica pregiudiziale che abbiamo messo è sulla Giunta Barbet che secondo noi è stata un male per la città. Con il Pd anche non può esserci dialogo a meno che non si rendano conto nelle prossime settimane di essersi infilati in un vicolo cieco”.

E proprio pochi minuti dopo mette piede ai gazebo Paola De Dominicis. Consigliera comunale, ex capogruppo del Pd, uscita dal partito in rottura proprio di recente perché contraria all’ingresso al governo della città con i cinque stelle. “Sono qui per salutare gli amici del polo civico”, la ex democratica confida, “la scelta dell’uscita mi ha strappato il cuore”, ed è data d’altronde in entrata con i civici, “ancora non è deciso niente ma c’è sicuramente un dialogo”. E poi via tra strette di mano e sorrisi.