La passione per le storie di speranza, per le emozioni di tutti i giorni trasformate in poesia e per la scrittura diventano una bella serata nel Castello di Sant’Angelo Romano per aiutare il sogno di un ragazzo di vent’anni, quello di un mondo migliore e più accogliente per tutti. Da 11 anni in memoria di Claudio, scomparso prematuramente, il “Progetto Spirito libero” porta avanti la missione di sostenere i bambini africani. A questo saranno dedicati i fondi raccolti nel corso dell’evento “Nsemmora, parole, suoni, tradizioni”, organizzato sabato scorso dalle associazioni culturali “Federico Cesi” e “Orto dei Frati” con il patrocinio del Comune. Protagonisti i libri, i versi e la musica. Con l’intermezzo di una cena di beneficenza ispirata ai sapori della tradizione santangelese e il concerto finale dei Rattatuju sulla terrazza.
Libri e poesie
L’insegnante poetessa che custodisce le emozioni trasformandole in versi.
Gioconda Catelli, maestra delle elementari con la passione per le parole, ha presentato la sua raccolta “Si accendono i pensieri”. Ventitré poesie che fermano attimi, emozioni e ricordi. Non solo in italiano ma anche in romanesco. “Il piacere di vivere ancora” è il titolo del libro presentato da Eufemia Petracci per raccontare la forza dell’amore. “Un racconto – spiega l’autrice – nato inaspettatamente da un’immagine colta andando una mattina in ufficio: mi capitò di soffermarmi su una scena vista distrattamente dal finestrino dell’autobus chissà quante altre volte: un barbone frugava nel cassonetto dei rifiuti. Ma quella volta notai qualcosa di diverso. E la mia fantasia volò via materializzandosi in questa trama”. E ancora la “Prova di romanzo” di Andrea Lucani, la storia di un uomo che ama contemporaneamente due donne, “due come la sua mano destra e la sua mano sinistra, come un paio di guanti che solo insieme si possono indossare”. Spazio anche per le poesie di Fabio Lucarelli ed Enzo Foresi. Letture e presentazione affidate ad Angelo Blasetti. Il ricavato della vendita dei libri, alla fine, è stato devoluto al sogno di Spirito Libero
Progetto Spirito Libero riprende il volo dopo lo stop della pandemia
“Da un grande dolore è nata la vita”. Macina aiuti concreti per i bimbi africani, e non solo, senza smettere mai di essere un sogno che si rigenera con la forza dell’amore il “Progetto Spirito Libero”. E’ quello di Claudio, scomparso prematuramente 11 anni fa, da allora portato avanti dalla famiglia e dagli amici. Parole chiave: Africa e sorrisi di bambini. Per capire con quanta determinazione basta dire che per realizzare il primo pozzo d’acqua nel villaggio di Jijiga, al confine tra Etiopia e Somalia, è stato necessario scavare per 100 metri nel granito. Da allora iniziative, mercatini e collaborazioni consentono di raccogliere continuamente fondi per raggiungere un obiettivo dietro l’altro. Così è nato un centro polivalente in Etiopia per le ragazze madri, la partecipazione ad una scuola per 800 bambini di Herrero, il progetto di adozioni a distanza che ha coinvolto 80 bambini e moltissime missioni per portare generi di prima necessità e vestiti. Prima della pandemia un altro pozzo per garantire l’acqua in una scuola di Nairobi. Un impegno che ha visto il progetto Spirito Libero sempre vicino anche alle associazioni di zona: la donazione di giochi ad una casa famiglia di Guidonia, di strumenti musicali per il laboratorio di musicoterapia per disabili del Cis di Tivoli, di materiali utili per lavorare con i ragazzi all’associazione Cieli Azzurri di Villaba, di un defibrillatore salvavita installato presso il bar centrale di Collefiorito.