Santoni: “Azione Comune mette al centro le persone”

Competenza e credibilità al centro della lista civica Azione Comune, Laura Santoni, la coordinatrice tracce le linee del percorso, toglie dal campo la possibile convergenza con il polo civico, e ai cinque stelle dice “vi siete persi”.

Laura Santoni, perché l’idea di un progetto civico a Guidonia Montecelio dopo lo strappo con i cinque stelle e le dimissioni dal consiglio comunale?

In questo anno da quando siamo usciti dalla maggioranza non abbiamo trovato un contenitore politico a cui uniformarci, siamo usciti dal Movimento perché non adatti a quell’ambiente politico, i valori originari non erano più portati avanti nello stesso modo.

Siete usciti dal Palazzo ma avete continuato a fare politica e a seguire le vicende amministrative.

Sono rimasti i contatti e sapendo come funziona la macchina amministrativa sicuramente leggiamo le dinamiche in maniera diversa.

Stiamo parlando al plurale ma chi è con lei in questo progetto di Azione Comune?

Io sono la coordinatrice, insieme a me c’è l’ex Presidente del consiglio comunale Angelo Mortellaro e abbiamo il sostegno dell’ex assessore Marco Colazza.

Senta ci sono già diverse realtà civiche a Guidonia. Perché non interloquire con loro invece di creare un’altra lista civica?

Noi abbiamo interloquito con diverse forze politiche, la verità è che in alcune situazioni non ci troviamo a livello di idee, in altre ci sono idee molto diverse che vanno da destra a sinistra. E abbiamo imparato che se in un contenitore ci sono idee lontane si cerca la mediazione del male minore e noi non vogliamo la politica del male minore.

Sta parlando del Polo civico?

Può essere un esempio, seguono il modello di Tivoli, i primi cinque anni a Tivoli l’esperienza è andata bene poi quando entrano forze troppo diverse si vedono i problemi. Nei cinque stelle anche era così, un contenitore eterogeneo con il tempo logora perché non si procede mai in alcuna direzione.

Voi con Azione Comune su cosa puntate?

Sulla sostanza, cioè sulle persone, il capitale umano. Mettiamo al centro le competenze: noi partiamo in punta di piedi e quello che da subito ci è stato riconosciuto dopo la nostra uscita dal consiglio comunale è stata la coerenza e la credibilità. Noi partiamo da qui cercando queste caratteristiche nelle persone che si avvicineranno. Quello che si sarebbe dovuto fare con la maggioranza cinque stelle, ma poi ci si è persi.

Come valuta oggi l’amministrazione Barbet con l’occhio di chi è all’esterno?

Anche se è passato un anno, non mi voglio ergere a giudice, certo auspicherei il raggiungimento di maggiori risultati.

Che ne pensa dell’appello che ha fatto Barbet e dell’intesa che è stata sancita con il Pd? Sarete disponibili a ragionare di nuovo con loro?

Il nostro lavoro è indirizzato e finalizzato territorialmente, saremo disponibili al dialogo e al confronto in caso di condivisione di intenti e obiettivi, ma con le persone a prescindere dalla loro collocazione politica.

Quando è uscita la notizia del lancio del vostro progetto politico, la lista dei giovani di Calenda che si è schierata con il Polo civico ha espresso qualche perplessità sul nome molto simile. La parola Azione richiama Calenda?

No in nessun modo e mi dispiace non è certo nelle nostre intenzioni sovrapporci a nessuno. Poi meglio parlare di progetti che di simboli.

Quindi la vostra intenzione è di presentarvi alle prossime elezioni amministrative?

Sì, intendiamo presentarci. Non siamo chiusi a un ipotetico sostegno laddove ci sia la condivisione di fini sempre e solo per il territorio.

Questa apertura a eventuali alleanze riguarda ogni schieramento?

Noi siamo in campo con un progetto civico rivolto alle competenze per la città. Se ci fossero criteri di credibilità, affidabilità e competenza si potrebbe ragionare al di là di destra e sinistra. Ma è una questione che ora davvero non ci poniamo, siamo impegnati a costruire un progetto serio che parli alla città.