Nasce il Comitato per Tivoli Città e Capitale della Cultura: “Facciamo squadra”

Detto, fatto. È nato con una lettera aperta indirizzata direttamente alla cittadinanza tiburtina il Comitato Promotore per la doppia candidatura di Tivoli a Città della Cultura della Regione Lazio e a Capitale Italiana della Cultura. Una missiva che nasce con l’obiettivo di risvegliare in qualche modo anche la comunità dal lungo sonno che sembra averla ormai avvolta non da un giorno, e non solo a causa del covid, ma da anni. “Il Comitato Promotore per la doppia candidatura di Tivoli a Città della Cultura della Regione Lazio e a Capitale Italiana della Cultura intende sollecitare l’attenzione della Comunità Tiburtina intorno a questa proposta. Ritenendo che essa riguardi l’intera collettività, Il Comitato è aperto a tutte le Persone di buona volontà che vogliano impegnarsi per il Bene Comune e per lo Sviluppo della nostra Città, a tutti i portatori di interessi coinvolti ed a coloro che ne sentano l’esigenza, al di là di appartenenze e preferenze politiche”, scrive il gruppo di volenterosi, che dopo aver dato vita all’iniziativa lanciano anche la campagna di adesione con la speranza che venga accolta anche dalle istituzioni.

Barbara Putzolu, Barbara Sichel, Pietro Conversi, Gianni Andrei, Antonio Picarazzi, Andrea Terenzi, Giorgio Strafonda, Italo Carrarini, Riccardo Luciani, Giuliano Girlando, questo lo zoccolo duro che ha lanciato il sasso e non nascosto la mano anche attraverso l’apertura di una pagina facebook “Tivoli Città della Cultura”. “È ora di fare squadra e stringerci intorno ad obiettivi importanti e strategici. Ci piacerebbe che, a partire dalle idee, dalla passione, dalle competenze che in seno alla nostra Comunità sono presenti, si potesse iniziare a delineare un percorso di reale sviluppo, in grado di offrire opportunità di investimento, lavoro, crescita, vantaggi e coesione sociale; capace di rendere Tivoli protagonista di un percorso fatto di concrete speranze e di obiettivi raggiunti, in grado di coniugare Sviluppo e Crescita secondo le matrici della sostenibilità e della progettualità diffusa”, continuano snocciolando le tappe. “Prima la partecipazione al Bando Città della Cultura del Lazio e poi, costruito il modello, tentare la splendida avventura verso il titolo di Capitale Italiana della Cultura, così come hanno fatto e realizzato altre Città con minori potenzialità”. La sfida c’è, ora bisogna vincerla.