Home Articoli della settimana Poesie e filastrocche in dialetto, il libro di Liliana Tassi per Palombara: “Versu Sammiasciu”

Poesie e filastrocche in dialetto, il libro di Liliana Tassi per Palombara: “Versu Sammiasciu”

Poesie e filastrocche in dialetto, il libro di Liliana Tassi per Palombara: “Versu Sammiasciu”

Nicole Maturi

Le tradizioni di Palombara Sabina racchiuse in un libro. Questo il progetto dell’insegnante Liliana Tassi, che dopo un lungo lavoro di stesura ha ultimato, lo scorso dicembre, il volume a cui ha dedicato molti anni. Un insieme di poesie e filastrocche inventate dalla docente sulla scia dei suoi più emblematici ricordi legati al suo paese d’origine. Il libro è diviso in categorie e con tocco autobiografico descrive i luoghi, le abitudini, le ricorrenze religiose, le persone e i paesaggi con estrema intimità ed intensità. Insomma «Versu Sammiasciu», così intitolata l’opera, racchiude in sé tradizioni e sensazioni pur mantenendo attraverso la poesia e soprattutto la filastrocca quello spirito leggero appetibile e fruibile a tutti. Si perché il pubblico a cui si apre è molo variegato, può diventare strumento di conoscenza adatto ai bambini con il fine di immergerli in una realtà da loro sconosciuta facendogli scoprire le proprie radici, ma è anche indicato agli adulti palombaresi che con un filo di nostalgia si immedesimeranno nei racconti della professoressa Tassi. «La traduzione del titolo è “Verso San Biagio”. – commenta l’insegnante – Questa scelta nasce dal fatto che la casa dove sono cresciuta era ubicata in prossimità della chiesa di San Biagio, c’è il ricordo dunque legato alle mie origini».

Il volto di un paese raccontato attraverso le parole. Oltre alle poesie e filastrocche, frutto unico della sua fantasia, è stata inserita all’interno del libro una parte dedicata ai proverbi tipici che sono stati raggruppati e tradotti interamente dal dialetto all’italiano. Ma il grande lavoro non termina qui, alla fine del libro possiamo infatti trovare un vocabolario con tutti i termini dialettali della tradizione palombarese ovviamente integrati dal significato posizionato accanto.

Non mancano poi le immagini che sono state selezionate tra gli scatti del fotografo palombarese Giuseppe Latini, detto “Taccò”, che raccontano come se fossero anche loro pura poesia scorci di Palombara molto significativi. «Ho sempre vissuto a Palombara e ho visto la sua trasformazione ed evoluzione, – continua Tassi – questo mi ha spinto a mettere nero su bianco le mie emozioni, sensazioni e ricordi al fine di lasciare qualcosa anche alle generazioni future». La stampa è stata possibile grazie al contributo del Comune di Palombara Sabina e di alcuni sponsor del paese. L’insegnante della scuola elementare, la signora Tassi, vanta inoltre già precedenti collaborazioni in ambito scolastico per la realizzazione dei libri: “A Palommara chi non sa cocinà s’o ‘mpara”, sulla gastronomia palombarese e “Chi gioca co ‘mme mette u ditu sott’ecco”, che racconta le tradizioni ludiche tipiche di Palombara.

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