Scontro ai massimi livelli in commissione lavori pubblici a Guidonia Montecelio: il presidente cinque stelle Claudio Cos, è messo sotto accusa dall’opposizione. Una gestione fallimentare sotto ogni punto di vista che crea danni per i mancati interventi in città in un settore tanto cruciale. A guidare la battaglia è il consigliere Pd Mario Lomuscio, ma è la minoranza con Arianna Cacioni, Claudio Zarro, Anna Checchi, Giovanna Ammaturo e Mario Proietti, a firmare atti che mettono nero su bianco le ragioni per cui in sostanza Cos dovrebbe lasciare l’incarico.
Dopo mesi di malumori, i consiglieri hanno protocollato un primo atto il 5 novembre. Una richiesta per Cos: la programmazione di sedute di commissione a novembre e dicembre su dieci punti precisi da trattare singolarmente. La viabilità e le strade, il servizio Tpl, gli scavi su suolo pubblico, il Palazzetto dello Sport, interventi sulle scuole compreso il fine lavori, la Ryder Cup, la palestra di Villalba, l’asilo di Colleverde, il ponte di via Longarina, l’isola ecologica di Poggio Fiorito.
Di tutta risposta poi sono accaduti due fatti. Da una parte Michel Barbet ha assegnato un fiume di deleghe ai consiglieri di maggioranza (gratuite) ricomprendendo anche qualcuna di queste materie, come l’asilo di Colleverde. Dall’altra Claudio Cos ha convocato le commissioni ignorando totalmente la richiesta dei consiglieri, avvenuta sulla scorta del regolamento comunale, inserendo solo la Ryder Cup. Ecco perché adesso Lomuscio e i colleghi tornano alla carica, investendo questa volta direttamente il segretario generale del Comune, Livia Lardo, affinché verifichi in via formale con un parere la condotta assunta dal presidente di commissione. Nella lettera inviata alla Lardo, si descrive Cos come “totalmente anacronistico e fuori luogo rispetto al ruolo ricoperto”, un ostacolo al funzionamento della commissione.