Covid Guidonia, in quali quartieri più contagi?

In quale zona ha colpito di più il Covid a Guidonia? Dopo mesi di richieste a Palazzo Guidoni di una mappatura più precisa dei numeri ieri è arrivata una prima risposta. Ed è il primo effetto della neonata commissione speciale Covid. Ed ecco: su 600 contagi rilevati in totale sin dall’inizio della pandemia, sono 172 i casi (quindi il 30 per cento) registrati a Guidonia centro. Il grafico, presentato ieri alla commissione dal consigliere Maurizio Celani (M5S) che l’ha realizzato sulla base di dati arrivati dalla Asl e scremati dai dati sensibili, dà un’idea di come il virus ha circolato nel territorio Guidonia Montecelio. A Villanova 96 volte, a Marco Simone 72 casi, a Villalba 44, a Colleverde 40, a Setteville 39, a Setteville Nord 30, a Collefiorito 21, Laghetto 21, Pichini 19, La Botte 12, Montecelio 12, Albuccione 7, Parco Azzurro 3, Sorgente (2), Colline del Sole 2, Rsa 1. Altri 7 risultano residenti tra Tivoli Terme e Sant’Angelo, ma non è chiaro perché siano stati trasmessi dalla Asl su Guidonia. Forse perché, benché residenti nei comuni limitrofi, sono domiciliati in città.
Numeri che ora sono a disposizione della commissione. Capire perché alcune zone sono state più colpite di altre potrebbe, infatti, suggerire nuove idee per il contenimento del contagio.

Ed è per questo che in commissione si chiede una maggiore puntualità dei dati: “E’ importante – dice Mauro De Santis (Polo civico) –tracciare il passato ma lo è molto di più formulare idee per affrontare il futuro. Perciò chiediamo che i dati forniti siano il più possibile puntuali: bollettini giornalieri e una localizzazione più precisa, aggiungere per esempio le vie. Tanto più alla luce del fatto che i sindaci potranno prendere provvedimenti mirati”.

La commissione Covid, presieduta da Arianna Cacioni (Lega), si è riunita ieri. Sul tavolo diverse questioni. “Diverse le criticità che sono emerse, segnali ai quali bisogna dare risposte immediate – dice la consigliera Giovanna Ammatuto (FdI) –. A cominciare dal fatto che occorre trovare una soluzione per la sede dei tamponi delle scuole, che non può essere la sala della cultura dove mancano i parcheggi e sui creano file ed assembramenti. C’è poi il problema dei ritardi della Asl nel fare e nel trasmettere l’esito dei tamponi, che aggiunge evidenti rischi ad una situazione già difficile”.