Polemica sempre più accesa a Tivoli sul regolamento approvato dal consiglio che vieta l’elemosina e prevede anche sanzioni. Un caso vero e proprio che ha portato a un botta e risposta al veleno tra il Pd che ha condannato la scelta della maggioranza civica, e il sindaco Giuseppe Proietti. I sindacati adesso non stanno a guardare, anzi. Dura e sonora bocciatura da parte di Cgil Rieti Roma Eva, Cisl Roma Capitale e Rieti e Uil di Roma e del Lazio, che ritengono “gravissima la scelta politica del Sindaco di Tivoli Giuseppe Proietti, di vietare ed in caso sanzionare con ammenda economica le persone che, causa il loro stato di povertà assoluta, chiedono l’elemosina o comunque un aiuto ai loro concittadini nella città di Tivoli”.
“La povertà si contrasta con le azioni sociali”
Valori sballati in un perioddo urissimo veicolati in nome senza senso. Una sintesi del pensiero dei sindacati: “La risposta della maggioranza al grido di dolore dei cittadini che in questo momento anche e soprattutto a causa della crisi socio-economica legata al Covid 19 sono in difficoltà, e’ stata semplicemente quella di tappare loro la bocca. Il nuovo Regolamento della Polizia Locale, non solo è odioso, ma anche lesivo della dignità di chi vive una condizione di fragilità determinata dal proprio stato economico e sociale che certamente non si sono scelti. Ricordiamo al Sindaco che la povertà si contrasta con le azioni sociali, che devono essere promosse e perseguite da chi governa e quindi proprio dal Sindaco, e non con azioni di repressione che non rappresentano l’identità e la storia della città di Tivoli”.
Non sono per niente sereni i rapporti tra l’inquilino di Palazzo San Bernardino e le organizzazioni sindacali. “Il Sindaco Proietti dovrebbe mantenere gli impegni presi con le Organizzazioni Sindacali, nel riconvocare il tavolo, come da impegni assunti nell’ultimo incontro, in merito alla discussione dei Piani Sociali di Zona, necessari e utili per contrastare le povertà, per aiutare le fragilità, le persone anziane, i cittadini e le cittadine con le assistenze necessarie e previste dalla normativa vigente, non ultima il Dgr intervenuto a seguito della pandemia. Sarebbe certamente più utile e produttivo che mortificare e ledere la dignità di quelle persone destinatarie di misure di protezione sociale che il tavolo stesso ha la titolarietà e la potenzialità di individuare. Chiediamo al Sindaco, insieme ai cittadini e cittadine, alle associazioni ed a tutte le forze politiche che hanno espresso contrarietà a tale indecente norma, di cancellarla con effetto immediato”. È già partita anche una petizione online.