Il Comune di Tivoli mette a disposizione da oggi un database per il monitoraggio e l’aggiornamento quotidiano dell’andamento dell’epidemia da Sars-cov-2 nel territorio tiburtino. I dati saranno disponibili in una specifica sezione del sito istituzionale. Il lavoro, elaborato e curato dall’ufficio Informazione e stampa, mette a sistema le informazioni sui positivi, i guariti, i decessi dovuti al nuovo Coronavirus. L’obiettivo è fornire ai cittadini, ai giornalisti e a tutte le istituzioni interessate un’informazione sempre trasparente e aggiornata sull’evoluzione del contagio nel Comune di Tivoli, che possa fungere anche da strumento di conoscenza obiettiva della situazione e aiutare i cittadini ad acquisire una maggiore consapevolezza del livello di gravità della situazione sanitaria.
L’aggiornamento del database seguirà le comunicazioni ufficiali sui positivi, i guariti e i decessi dovuti al nuovo Coronavirus che la direzione generale della Asl Roma 5 trasferisce al Comune di Tivoli. Dati che, poi, dagli uffici comunali vengono arricchiti con quelli relativi all’età e al quartiere di residenza. Dai diversi incroci dei dati si possono ottenere risultati e risposte differenti. Si evince, ad esempio, che il quartiere tiburtino con il numero maggiore di positivi al Sars-cov-2 rispetto al totale degli attualmente positivi – dati aggiornati al 22 ottobre -, è quello di Tivoli Terme (18,5%). Subito dopo c’è Villa Adriana, con il 17% dei positivi, mentre spicca il focolaio dei contagi che sta interessando la casa di cura Ini-Medicus con il 16,6% di positivi. La percentuale dei guariti, sulla base dell’aggiornamento fornito dalla Asl Roma 5, è del 26,6% e quella dei decessi è, purtroppo, del 2,3%. Dai grafici elaborati dall’ufficio Informazione e stampa si vede, inoltre, che il 55,2% dei positivi al Sars-cov-2 è costituito da donne, mentre i deceduti (sei persone) sono tutti uomini. Degli attualmente positivi (184 al 22 ottobre), quasi il 7% è ricoverato in strutture ospedaliere. Dal grafico sull’età media si evince che, dopo la fase iniziale in cui il virus ha circolato e ha colpito soprattutto le persone più anziane (70-80 anni), l’età media si è abbassata a 31 anni a maggio, per risalire a 65 anni a giugno, scendere notevolmente nei mesi estivi e poi attestarsi intorno ai 45 anni a ottobre. L’andamento medio mensile dell’età dei contagiati ricalca anche le varie fasi post-lockdown: durante l’estate i più colpiti sono stati i giovani, maggiormente coinvolti in viaggi e in vacanze fuori regione o fuori Paese e che, poi, rientrando nei loro domicili, hanno facilitato anche la circolazione del Sars-cov-2 tra i famigliari e gli amici.
“Da oggi mettiamo a disposizione informazioni più specifiche sull’andamento dell’epidemia da Sars-cov-2 nel territorio tiburtino”, spiega il sindaco Giuseppe Proietti. “Si tratta di uno strumento che potrà essere utile ai tiburtini per adeguare – sulla base del monitoraggio puntuale dell’espansione del nuovo Coronavirus – i propri comportamenti alle indicazioni che vengono dalle istituzioni e dalle autorità sanitarie. Sarà possibile leggere i dati quartiere per quartiere, per genere, per fascia d’età, per numero complessivo dei contagiati, diviso per contagiati attuali, guariti e, purtroppo, deceduti. Da queste informazioni possono arrivare indicazioni utili non soltanto alle autorità sanitarie e alle istituzioni per meglio indirizzare la propria azione quotidiana di contrasto al virus, ma anche per aiutare tutti noi ad assumere maggiore consapevolezza dei comportamenti da adottare. Anche questa è un’informazione utile per percepire che il virus circola in misura maggiore o minore in tutti i quartieri cittadini. Si può anche vedere che nel mese di ottobre, per esempio, il numero dei nuovi positivi ha subìto un’impennata quasi incredibile: nei primi 22 giorni di ottobre c’è stato un numero di nuovi contagiati pari a quasi il doppio dei positivi registrati da marzo, inizio del lockdown, a settembre. Non sono informazioni generiche: dietro a ogni numero c’è una persona contagiata che può subire anche stati di contagio importanti, alcune sono infatti ricoverate in ospedale, altre sono purtroppo decedute. Questo strumento serve a rafforzare i nostri comportamenti preventivi e la nostra consapevolezza sulla pandemia”.