Stacchini: in aula senza numeri. Asquini fa da stampella al Sindaco

Succede anche nelle famiglie migliori, si litiga per mille motivi più uno e anche la maggioranza di Giuseppe Proietti ha il suo momento di difficoltà. Il terremoto è arrivato proprio oggi, quando in aula è tornata la proposta di consiglio che dovrebbe portare alla bonifica e realizzazione di un Polo Logistico nell’area dell’ex polverificio Stacchini a Tivoli Terme. Una storia ricca di colpi di scena, iniziati con la lettera con cui il sindaco, Giuseppe Proietti, ha chiesto alla Regione Lazio i soldi per ripulire l’area senza successo dopo i ripetuti attacchi da parte del Pd a tutti i livelli. Il colpo di teatro, infatti, è stato preceduto da un tira e molla tra lui e un altro ex sindaco, Marco Vincenzi, che si è opposto senza sé e senza ma al progetto e che alla fine ha portato la parte di terreno su cui insiste il Sic (Sito di interesse comunitario) sotto la bandiera del Parco dei Monti Lucretili. Oggi che l’atto è tornato in consiglio la faccenda si è complicata anche dal punto di vista politico: la maggioranza infatti si è presentata a ranghi ridotti, senza Domenico Cecchetti, Alessandra Fidanza, Angelo Marinelli e Nello De Santis, una assenza che si è fatta sentire sul piano politico e numerico.

Ad aiutare il primo cittadino è arrivato il consigliere di opposizione Massimiliano Asquini, un tempo leghista, almeno questo è il cartello sotto cui è stato eletto, oggi stampella del governo dei civici che ha risolto la faccenda numerica, almeno per il momento, chiedendo sostegno dall’altra parte della barricata. Una decisione che farà discutere soprattutto in prospettiva. La strada che Proietti deve fare è lunga e le mani necessarie per reggere letteralmente il peso del governo sono sempre quelle. Il tema, a quanto raccontano i bene informati, è sempre lo stesso: troppe decisioni concentrate nelle mani di pochi (spesso di uno solo) e nessuna forma di condivisione, condizione necessaria per durare a lungo in un contesto democratico. Gli innesti “politici” con cui Proietti si è presentato per il bis, iniziano quindi a farsi sentire e a pesare nell’economia delle liste che da settimane si confrontano con toni aspri praticamente in ogni sede, come si fanno sentire le richieste insistenti da parte della minoranza di presentare le dimissioni.

A rilanciare è Una Nuova Storia: “A consentire lo svolgimento della seduta il consigliere di opposizione Asquini, di Fratelli d’Italia – dicono dal gruppo -. Il civismo tanto sbandierato è stato solo un atto di ipocrisia utile a gente innamorata del solo potere per restare sulla poltrona. Ma oggi tutto è finalmente svelato. Ci dispiace per quanti in buona fede  hanno creduto a chi ha fatto e continua a fare scempio della politica cittadina per pura ambizione personale. Il Sindaco ora trovi la dignità e il coraggio dimettersi: Tivoli deve tornare a essere governata da chi ha l’onestà di dichiarare il proprio progetto politico e non lo traveste da altro, inglobando pezzi di vecchia politica e di partiti a caso, col solo scopo di occupare i luoghi in cui il futuro della città viene costruito”.