Se prima l’indirizzo era quell’Anac, adesso rischia di essere la Corte dei Conti. L’intero pacchetto del flop nel mega bando dei rifiuti a Guidonia Montecelio è sotto la lente del polo civico. Il dato ultimo è che l’appalto non ha nessun sbocco, un buco nell’acqua, perché l’unica azienda ad aderire non ha i requisiti. Effetto? Una proroga di sei all’attuale gestione, sperando che l’amministrazione riesca a venire a capo degli aspetti più controversi. “Una conclusione che avevamo previsto ampiamente ed avevamo avvertito l’amministrazione senza alcun effetto – commentano i civici -Intanto questo si traduce in un regalo insperato per l’attuale gestore. Su questa vicenda stiamo valutando di avanzare una denuncia presso la Procura della Corte dei Conti competente e siamo certi che anche le altre forze di opposizione si uniranno alla nostra iniziativa”.
Un silenzio assordante a Guidonia Montecelio “mentre tutti sono silenti, si lavora contro la città”. Il bando adesso è da rifare, ma i passi che hanno condotto a questo finale (non tanto a sorpresa a pensarci bene) sono per il polo civico una serie di passi falsi. “L’amministrazione 5 stelle si insedia a giugno 2017: tre anni prima della scadenza dell’affidamento attuale, quindi ha tre anni di tempo, che avremo immaginato all’insegna dell’efficienza, della trasparenza e dell’onestà tanto decantate per affidare entro giugno 2020 a seguito della gara prevista dalle norme. Per tre anni, invece continua a cincischiare su idee e ragionamenti confusi e superati fino ad arrivare al 2020 e solo il 17 febbraio 2020 pubblica la gara. La stessa passa al vaglio del Tar ma viene sospesa per il Covid. Infine surrettiziamente e a ridosso di ferragosto viene riaperta ma, per cause varie, partecipa una sola azienda. mIn ultimo l’azienda risulta mancante di taluni requisiti e la gara va in fumo. Effetto di tanta superficialità ed inconsistenza è la proroga tecnica dell’appalto, ovvero il prolungamento per non più di 6 mesi del contratto, al fine di garantire la continuità essenziale del servizio nelle more delle procedure di scelta del contraente”.