Approvato dalla Conferenza Stato Regioni il decreto ministeriale che definisce i criteri e le modalità di ripartizione delle risorse del Fondo da 90 milioni di euro per l’anno 2020 in favore delle filiere zootecniche colpite dall’emergenza sanitaria.
“Un risultato importante e particolarmente atteso – spiega il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri – che è stato possibile raggiungere proprio grazie all’impegno costante di Coldiretti. In questi mesi abbiamo costantemente rappresentato alle istituzioni, quelle che sono le problematiche e le necessità urgenti della filiera agroalimentare, orientandole verso lo sblocco dei fondi e la sburocratizzazione”. A causa della pandemia il 57% delle 730mila aziende agricole nazionali ha registrato una diminuzione dell’attività. Nel Lazio sono oltre 68 mila le aziende presenti con 54 mila dipendenti.
I 90 milioni di euro che verranno sbloccati dal decreto ministeriale, saranno ripartiti in particolare nei settori della suinicoltura, per 30 milioni con l’aggiunta di 10 milioni per l’ammasso privato dei prosciutti DOP, e dei vitelli, con 20 milioni più 15 milioni per l’ammasso privato delle carni da vitello. Per la filiera cunicola sono previsti 4 milioni, per gli ovicaprini 9 milioni e per il latte bufalino 2 milioni.
“Una misura concreta – aggiunge Granieri – che darà ossigeno ai settori più colpiti, con positive ricadute su tutte le economie di riferimento. Il comparto zootecnico italiano si trova ad affrontare una crisi senza precedenti, che mette a rischio la sopravvivenza delle nostre aziende, tra le più sostenibili al mondo e il futuro di eccellenze agroalimentari, strategiche per il made in Italy”.
Un provvedimento che consolida la fattiva collaborazione instaurata con il mondo delle istituzioni, al quale Coldiretti continuerà a chiedere interventi mirati, in diversi settori, per fronteggiare questo periodo di difficoltà.