Home Cronaca Tivoli, i numeri delle partecipate e l’impatto pandemia sulle Acque Albule

Tivoli, i numeri delle partecipate e l’impatto pandemia sulle Acque Albule

Tivoli, i numeri delle partecipate e l’impatto pandemia sulle Acque Albule

Il Consiglio comunale riunito ieri alle 9 in seduta straordinaria in videoconferenza, con diretta streaming sul canale Youtube del Comune di Tivoli, ha avuto come ordine del giorno l’audizione dei rappresentanti legali delle società partecipate dal Comune di Tivoli: l’amministratore unico di Asa Tivoli spa, Francesco Girardi, l’amministratrice unica di Tivoli Forma srl Unipersonale Maria Luisa Rettinghieri e, nella sessione pomeridiana, il presidente del consiglio d’amministrazione di Terme Acque Albule spa, Fabio Frattini, con il direttore generale Stefano Terranova.

I rappresentanti delle tre società partecipate del Comune hanno illustrato la situazione delle società e dell’andamento e del risultato della gestione nel loro complesso, con le rispettive relazioni sulla gestione ai bilanci chiusi al 31 dicembre 2019, per poi rispondere alle domande dei vari gruppi consiliari.  

Le audizioni di oggi si sono aperte con la relazione di Girardi (Asa spa), incentrata, in particolare, sulle attività di ricerca e di sviluppo; i rapporti con imprese controllate, collegate, controllanti e imprese sottoposte al controllo; il numero e il valore nominale sia delle azioni proprie sia delle azioni o quote di società controllanti, possedute dalla società ovvero acquistate o alienate dalla stessa nel corso dell’esercizio; l’evoluzione prevedibile della gestione; in relazione all’uso da parte della società di strumenti finanziari e se rilevanti per la valutazione della situazione patrimoniale e finanziaria e del risultato economico dell’esercizio; gli obiettivi e le politiche della società in materia di gestione del rischio finanziario, compresa la politica di copertura per ciascuna principale categoria di operazioni previste; l’esposizione della società al rischio di prezzo, al rischio di credito, al rischio di liquidità e al rischio di variazione dei flussi finanziari. Tra i vari aspetti sottolineati dall’amministratore unico di Asa, la chiusura in attivo del sesto bilancio consecutivo (utile d’esercizio di 19.886 euro); il calo dei costi del servizio del 20% rispetto al 2014; l’estensione del porta a porta a tutta la città – con l’installazione delle dieci ecostazioni nella parte alta del quartiere Braschi – e il raggiungimento dell’80% della raccolta differenziata. Alla data del 31 dicembre 2019, il numero dei dipendenti mediamente impiegato è di 85 persone, a cui si aggiungono 28 lavoratori interinali. Il ricorso al lavoro interinale – ha aggiunto Girardi – dal 2020 sarà fortemente ridimensionato sino ad azzerarsi grazie all’entrata di nuovi addetti assunti con il concorso di fine 2019.

A seguire è stata ascoltata l’amministratrice unica di Tivoli FormaRettinghieri, la quale ha illustrato la situazione della società ricordando che la società, nata nel 2008, gestisce sia il centro di formazione professionale Rosmini sia la Tivoli Forma Academy (il cui marchio è stato registrato nel febbraio scorso). Rettinghieri ha spiegato, fra le varie cose, che il 2019 è stato per la scuola un anno di svolta durante il quale sono stati raggiunti obiettivi “importanti e vitali”. Si è modificata la percezione che il territorio ha dell’istituto e della sua attività e risultati. Il Rosmini, inoltre, si è aperto a centinaia di ragazzi delle terze classi delle scuole medie. Altri riscontri positivi evidenziati dall’amministratrice unica, riguardano il numero delle iscrizioni arrivate nel mese di gennaio 2020, la stabilizzazione della pianta organica (con la presenza per il corrente anno formativo, di 118 persone. Gli allievi, come fotografa la relazione, sono 1.030 in totale. Tra gli obiettivi raggiunti, l’acquisto di una propria cucina per il settore ristorazione con risparmio economico evidente rispetto all’affitto annuale. Rettinghieri ha poi descritto la start-up ‘Tivoli Forma academy’ in fase di strutturazione, e ha rilevato che ‘soltanto con il consolidamento dell’academy si può ipotizzare un serio piano di rientro del debito maturato nei confronti del socio unico nel più breve tempo possibile”.

Ultima audizione, nel pomeriggio, ha riguardato Acque Albule spa, a cura del presidente del consiglio di amministrazione Frattini. Il bilancio sociale al 31 dicembre si conclude con un utile di esercizio di 478.557,18 euro. Tramite una poderosa campagna marketing e social, c’è stato un considerevole aumento delle prenotazioni dal booking engine e una diminuzione delle prenotazioni da intermediari. Tra gli obiettivi della società c’è quello d’indirizzare gli investimenti sulle prenotazioni dirette anche per il prossimo anno. Frattini ha specificato, nella sua relazione, fra le varie cose, anche la crescita del settore piscine che, nell’esercizio in esame, ha avuto un incremento degli ingressi paganti dell’ 8,35% complessive della stagione balneare, che sono passate da circa 26.500 nel 2018 a circa 28.700 nel 2019. Anche gli abbonamenti hanno registrato un incremento del 3,99% circa rispetto all’anno precedente e i servizi del parco acquatico hanno generato ricavi complessivi pari a 1.240.950 milioni di euro, in aumento del 9,52% rispetto al 2018. La società, viene specificato nella relazione, “sta sostenendo il costo finanziario dell’indebitamento e degli investimenti realizzati tramite le risorse generate dall’attività” e che “anche in un periodo come l’attuale, in cui le conseguenze dell’ emergenza sanitaria stanno mettendo in serio pericolo la sostenibilità della struttura finanziaria di tanti operatori,  la società non vede in alcun modo compromessa la propria prospettiva di continuità aziendale”. Per la società Acque Albule, infine, si è verificato un rallentamento e quindi un impatto negativo dovuto al lockdown e all’emergenza sanitaria causata dall’epidemia del Covid-19.

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