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Autocertificazione, il nuovo singolo dello Stato Sociale

Autocertificazione, il nuovo singolo dello Stato Sociale

Autocertificazione è il nuovo ironico e frizzante singolo della band bolognese Lo Stato Sociale, capeggiata da Lodo Guenzi, voce del gruppo. Uscito qualche giorno fa, arriva dopo la toccante esibizione al concerto del Primo Maggio direttamente da una Piazza Maggiore solitaria, a Bologna; disponibile dal 4 maggio e prodotto da Garrincha Dischi/Island Record

Grande attitudine, talento, anima

Il gruppo bolognese non finisce mai di stupirci e ci regala questa canzone per raccontare “un viaggio immaginario al di là dello spazio vitale delle nostre case”. Nelle quattro mura della quarantena, il supermercato è visto come un’oasi felice. I supermercati, per paradosso, diventano uno dei pochi luoghi ambiti per uscire, dove poter rivedere le persone care, gli amici o incontrare un partner, un amore. Il carrello, il mezzo ambìto. Il supermercato e le sue lunghe file rappresentano una sorta di “melting pot” di voci e sorrisi nascosti dalle mascherine e dai guanti perché l’emergenza Coronavirus e la famigerata Fase 2 li impongono. Lo Stato Sociale che abbiamo ammirato a Sanremo 2018è quella band allegra, scanzonata e sarcastica capace di trasformare il rigoroso palco dell’Ariston in una incredibile e surreale discoteca, facendo ballare tutti, anche quelli in platea che non si alzerebbero nemmeno atterrasse un’astronave in diretta, conil brano “Una vita in vacanza”, ma anche in grado di suonare in acustica in una città, Bologna, ferita e deserta dal Covid-19 ricordando un loro caro amico scomparso in maniera emozionante. 

“Io che non vado mai a fare la spesa” ci dice Lodo Guenzi “ho imparato a farla per avere l’impressione di vivere”. E ancora, come le maschere di un teatro “sorriso e lacrime, una grande messa in scena”. 

Il nuovo singolo è un brano dei nostri tempi, che parla d’amore e di sociale; è un racconto di sentimenti e di amorequando i sentimenti prendono il sopravvento e sono forse molto più importanti come concetto. I sentimenti, restano. Dopo tutta questa storia qualche cosa credo che ci porteremo dietro: con il tempo ci accorgeremo che questi due mesi avranno sul concetto di sanità privata lo stesso effetto che ha avuto Chernobyl sul tema del nucleare” ricorda ancora Lodo Guenzi. 

Come è stato realizzato il progetto? 

“Durante il lockdown, siamo rimasti in contatto e abbiamo lavorato. Il supermercato era il posto giusto per ambientare quello che avevamo in mente, un ospedale sarebbe stato un po’ troppo”. Una canzone ironica dedicata a un periodo decisamente surreale, strano e malinconico. Un momento difficile per il Paese. Le corsie tra gli scaffali, il luogo simbolico e giusto dove ripartire per la creatività. 

Alessandra Paparelli

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