Home Cronaca Il Polo Civico a difesa del Patrimonio storico dell’aeroporto di Guidonia

Il Polo Civico a difesa del Patrimonio storico dell’aeroporto di Guidonia

Il Polo Civico a difesa del Patrimonio storico dell’aeroporto di Guidonia

Il Polo civico di Guidonia Montecelio al fianco di Italia Nostra nella battaglia a tutela delle strutture della DSSE nell’aeroporto militare di Guidonia, forse la maggiore testimonianza materiale dell’eccellenza della scienza e della tecnica in Italia nel XX secolo, riconosciuta a livello internazionale. “La battaglia per la tutela del Patrimonio storico dell’ex-Direzione Superiore Studi ed Esperienze dell’aeroporto Alfredo Barbieri di Guidonia Montecelio – dicono dal polo civico – è cruciale e rappresenta una delle pietre angolari su cui progettare il futuro della nostra Città. Gli storici edifici dell’Aeroporto Barbieri del DSSE rappresentano una traccia unica nella storia dell’aviazione mondiale e sono una delle aree di eccellenza del nostro territorio. Il loro stato di abbandono è tristemente noto. Ancor più triste, però, è dover registrare le tante promesse, impegni e protocolli d’intesa, sbandierati negli anni dalle Amministrazioni che si sono succedute. 
Se la gestione, il recupero e la valorizzazione del sito non dipendono certo dal Municipio, ma dal Ministero dei Beni Culturali e dal Ministero della Difesa, è altrettanto vero che chi indossa la Fascia Tricolore della Città dell’Aria avrebbe dovuto combattere con più forza per tutelare questo tesoro guidoniano. Non da ultimi, i 5Stelle di Guidonia Montecelio, il sindaco Michel Barbet ed il Deputato Cubeddu, che hanno più volte mostrato il loro interesse ed attaccamento per questo sito. Oltre ai proclami, però, non si è visto nessun atto concreto. Per loro, inoltre, non può valere neanche la scusa di non poter contare su esponenti del loro stesso Movimento in Governo. Il disinteresse sembra essere caduto sul DSSE e bene ha fatto Italia Nostra a richiedere l’accesso ai documenti del Ministero della Difesa e del MiBACT, per conoscere l’iter per la dichiarazione di interesse culturale di quella struttura. Appena torneremo in aula, e ci saremo lasciati alle spalle questa emergenza, chiederemo conto a Barbet di quanto prodotto dal protocollo d’intesa sbandierato nel luglio di due anni fa”. 

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