Il centro antiviolenza “Gea” di Guidonia Montecelio tornerà a ricevere le donne vittime di violenza, rispettando le misure di sicurezza previste dall’emergenza Covid 19, come riportato dal Presidente della Commissione Sociale Matteo Castorino che ha visitato la struttura. “Mi sono recato all’interno della struttura per conoscere le nuove operatrici – spiega Castorino – ed ho trovato subito tanta professionalità ma anche molta umanità che è ciò di cui le donne hanno bisogno soprattutto in periodi difficili come quello che stiamo vivendo”.
Un’attività che è proseguita anche in questo periodo emergenziale come spiega l’Assessore al Sociale Davide Russo. “In questo periodo di emergenza non abbiamo certamente lasciato sole le donne vittime di violenza – spiega l’Assessore al Sociale Davide Russo- il Comune di Guidonia Montecelio, in qualità di ente capofila dei distretti sociosanitari RM5.1 e RM5.2, ha attivato il numero dedicato H24: 349.0798572 . Adesso il Centro Antiviolenza sta tornando gradualmente all’operatività, mantenendo tutte le misure di contenimento dal contagio Covid-19. Entro questa settimana la struttura sarà completamente operativa. La presenza attiva di un punto di riferimento qual è il Centro Antiviolenza della nostra città è fondamentale per le donne”.
Una necessità dettata anche dalla convivenza forzata, in periodi di lockdown, con uomini problematici. “A causa dell’emergenza Covid-19 – continua Russo – molte donne sono costrette a convivere forzatamente con i propri partner problematici. A testimoniarlo sono i dati nazionali. La situazione è allarmante in quanto i casi di violenza domestica stanno moltiplicando. Durante il lockdown si è registrato a livello nazionale un 74,5% in più, rispetto alla media mensile registrata con il rilevamento del 2018”.
Una decisione che trova d’accordo anche il Sindaco Michel Barbet. “Sono tante le donne che il centro antiviolenza accoglie nella sua struttura- conclude il Primo Cittadino- sopravvissute a violenza che con forza e determinazione vogliono costruire e progettare una nuova vita. Anche in questa fase emergenziale abbiamo risposto a questa esigenza per via telefonica, ma ora è più che mai necessario in questa situazione il contatto umano con le operatrici del centro. L’Amministrazione Comunale non lascia nessuno indietro, soprattutto le persone più fragili come le donne vittime di violenza”.
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