Home Cronaca Il caso, Corrotti e Cacioni: “Anche in ospedale Tivoli mascherine carta igienica”

Il caso, Corrotti e Cacioni: “Anche in ospedale Tivoli mascherine carta igienica”

Il caso, Corrotti e Cacioni: “Anche in ospedale Tivoli mascherine carta igienica”

Due buchi laterali e la consistenza della carta, si infiamma la polemica sulle dotazioni per gli operatori sanitari anche nel Lazio. Una criticità che riguarderebbe pure l’ospedale di Tivoli, lo denunciano la consigliera regionale della Lega Laura Corrotti e la capogruppo del partito a Guidonia Montecelio Arianna Cacioni. “Anche all’Ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli, sarebbe in corso la distribuzione di mascherine del tutto analoghe a quelle che l’Assessore al welfare della Regione Lombardia Gallera ha definito carta igienica”. Un caso gravissimo per le leghiste visto il momento di forte allarme per la pandemia sanitaria. Proprio ieri un uomo di 80, con patologie pregresse e positivo al coronavirus, è deceduto all’ospedale di Tivoli. “Ulteriore elemento di allarme per gli operatori che si trovano a fronteggiare l’assistenza sanitaria ai positivi al Covid-19, senza una adeguata protezione”.

E la consigliera regionale Corrotti chiede un intervento dei vertici della sanità laziale. “Mi auguro un intervento da parte dell’assessore D’Amato: la distribuzione di materiale inadatto è pericoloso per il personale medico ed infermieristico che ogni giorno lavorano con infaticabile impegno a rischio della loro stessa salute. In particolare, vogliamo verificare se la situazione sia un caso isolato o riguardi l’intero territorio regionale. Non vogliamo alimentare polemiche in questo momento difficile ma è nostro dovere garantire che la gestione della crisi sanitaria sia affrontata con serietà. Come Lega siamo vicino ai lavoratori del comparto sanità e gli offriamo il nostro fattivo impegno”. E la leghista Cacioni aggiunge: “Guidonia Montecelio è capofila del distretto sanitario e dovrebbe avere una interlocuzione diretta e privilegiata con la Direzione della Asl Roma 5, per questo ho interessato il sindaco affinché vengano fatte adeguati approfondimenti. Sottovalutare i rischi può dare luogo a catene di contagi in strutture sanitarie, fenomeno a cui abbiamo assistito in altre regioni, cosa che decisamente non vogliamo per il nostro territorio”.

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